A noi le tasse a “Loro” le auto blu, bel modo di applicare la politica del rigore.

Lo Stato ha deciso di comprare 400 auto blu, prevedendo di spendere la modica cifra di 10 milioni di euro circa. Effettivamente non sono molte 400 macchine confronto alle 60 mila auto già a disposizione di ministri e dirigenti. Eppure Antonio Borghesi, un politico dell’Italia dei Valori – pecora nera fra le tante bianche – ha chiesto al Parlamento di dar giustificazione del bando per l’acquisto delle Berline effettuato dal ministero dell’economia, precisamente del viceministro Vittorio Grilli. 

“Chiediamo come sia giustificabile un’asta di questo tipo, quando con provvedimenti successivi è stata prevista la riduzione di vetture: sia con decreti del 2010 entrati in vigore nel 2011, sia con un decreto del 2011 che ha ulteriormente previsto la riduzione dell’uso di auto blu, sia con due decreti del Presidente del Consiglio dei ministri – ha scritto Borghesi nella sua interrogazione parlamentare – Ma come è compatibile una spesa di 10 milioni di euro per acquistare nuove auto blu quando se ne devono dismettere migliaia?”

Per giunta già ben 800 auto dello Stato non vengono usate da nessuno e restano parcheggiate nel Parco auto della Pubblica Amministrazione ad invecchiare. “Il parco auto della PA – viene denunciato in un controllo del febbraio scorso da parte del Formez – risulta ancora eccessivamente sbilanciato sulle auto di proprietà (79%), seguito dal noleggio senza conducente (19%), mentre leasing e comodato sono all’1%”.

Il noleggio comporterebbe un discreto risparmio per le casse pubbliche, si parla del 15-18%, e per questo motivo il 25 gennaio scorso il ministro Filippo Patroni Griffi ha annunciato la scelta di optare per il noleggio. Quando è stato emesso il bando per l’acquisto delle berline? Appena il giorno precedente, il 24 gennaio 2012. Se pensiamo che sono stati spesi diversi milioni di euro per le agende dei parlamentari, di che ci stupiamo? Agende molto belle, pregiate senz’altro, infatti ho sentito dire che siano fatte con la pelle degli italiani.

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