La carenza di liquidità mette a rischio le prospettive di tante imprese, piccole e grandi, con possibili licenziamenti o non riassunzioni per migliaia di operai edili.
In un frangente simile è opportuno fare sistema per salvare le aziende, tutelare i lavoratori e contenere i danni di una crisi sociale senza precedenti.
C’è bisogno di attivare una pluralità di strumenti a partire da quelli finanziari per difendere l’edilizia, salvaguardare le imprese locali dalla sleale concorrenza di operatori extra-regionali che agiscono in violazione delle più elementari norme contrattuali, salariali e delle sicurezza sui cantieri, in assenza di DURC e con subappalti, cottimi, lavoro nero ed irregolare, che pone fuori mercato le aziende edili molisane.
Sulle problematiche complessive del settore, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e delle imprese, sollecitano da tempo una maggiore attenzione istituzionale con la possibilità di confrontarsi in Giunta e in Consiglio Regionale, a partire dalla competente sede dell’Assessore ai Lavori Pubblici, fino alla Commissione Consiliare Infrastrutture e Territori, e alla Commissione Lavoro e Attività Produttive.
Solo una logica sinergica che vede uniti i lavoratori, le imprese e le istituzioni, può dare respiro concreto al settore edile con provvedimenti tempestivi sia di natura normativa, a partire dalla legge regionale sui lavori pubblici, e sia di carattere finanziario.
La Seconda Commissione Consiliare resterà a disposizione delle rappresentanze sociali e imprenditoriali per attivare confronti costruttivi e responsabili, finalizzati alla risoluzione delle vertenze in atto.