Il Consiglio Regionale, con procedura d’urgenza ha approvato all’unanimità nella seduta del 27 marzo, la proposta di legge che agevola il mondo dell’edilizia con anticipi finanziari alle imprese più adeguati da parte della Pubblica Amministrazione.

Tale primo atto doveroso è un segno di attenzione necessario ma non sufficiente verso il principale settore economico regionale, alle prese con ritardi di pagamento degli Enti Pubblici che oscillano da 6 a 24 mesi.

La carenza di liquidità mette a rischio le prospettive di tante imprese, piccole e grandi, con possibili licenziamenti o non riassunzioni per migliaia di operai edili.

In un frangente simile è opportuno fare sistema per salvare le aziende, tutelare i lavoratori e contenere i danni di una crisi sociale senza precedenti.

C’è bisogno di attivare una pluralità di strumenti a partire da quelli finanziari per difendere l’edilizia, salvaguardare le imprese locali dalla sleale concorrenza di operatori extra-regionali che agiscono in violazione delle più elementari norme contrattuali, salariali e delle sicurezza sui cantieri, in assenza di DURC e con subappalti, cottimi, lavoro nero ed irregolare, che pone fuori mercato le aziende edili molisane.

Sulle problematiche complessive del settore, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e delle imprese, sollecitano da tempo una maggiore attenzione istituzionale con la possibilità di confrontarsi in Giunta e in Consiglio Regionale, a partire dalla competente sede dell’Assessore ai Lavori Pubblici, fino alla Commissione Consiliare Infrastrutture e Territori, e alla Commissione Lavoro e Attività Produttive.

Solo una logica sinergica che vede uniti i lavoratori, le imprese e le istituzioni, può dare respiro concreto al settore edile con provvedimenti tempestivi sia di natura normativa, a partire dalla legge regionale sui lavori pubblici, e sia di carattere finanziario.

La Seconda Commissione Consiliare resterà a disposizione delle rappresentanze sociali e imprenditoriali per attivare confronti costruttivi e responsabili, finalizzati alla risoluzione delle vertenze in atto.

Michele Petraroia
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