Ma, ricordano dalla CGIA, il fallimento di un imprenditore non e’ solo economico, spesso viene vissuto da queste persone anche come un fallimento personale che, in casi estremi, ha portato decine e decine di piccoli imprenditori a togliersi la vita.
”La sequenza di suicidi e di tentativi di suicidio avvenuta tra i piccoli imprenditori in questi ultimi mesi – prosegue Bortolussi – sembra non sia destinata a fermarsi.
Solo in questa settimana 2 artigiani, a Bologna e a Novara, hanno tentato di farla finita per ragioni economiche. Bisogna intervenire subito e dare una risposta emergenziale a questa situazione che rischia di esplodere. Per questo invitiamo il Governo ad istituire un fondo di solidarieta’ che corra in aiuto a chi si trova a corto di liquidita”’.
Infine, il segretario della CGIA di Mestre ritorna sui dati pubblicati ieri dal ministero delle Finanze. ”Attenti a dare queste chiavi interpretative fuorvianti e non corrispondenti alla realta’. Le comparazioni vanno fatte tra soggetti omogenei, ad esempio tra artigiani e i loro dipendenti.
Ebbene, se confrontiamo il reddito di un dipendente metalmeccanico con quello del suo titolare artigiano, quest’ultimo dichiara oltre il 40% in piu’, con buona pace di chi vuole etichettare gli imprenditori come un popolo di evasori”.