di Christian Ciarlante

Quello che sta accadendo in Molise non lascia dubbi all’interpretazione, la gestione dell’emergenza Covid è più che fallimentare e, a dirlo, sono i numeri.

Non passa giorno senza che si debba aggiornare il tragico conto delle vittime causate dal Coronavirus, non solo persone anziane, ma anche i più giovani devono fare i conti con questo subdolo virus. La curva dei nuovi contagi non vira verso il basso, ma continua a cresce giorno dopo giorno.

Gli ospedali molisani sono al collasso, non ci sono più posti letto per i malati. Dopo il ‘Cardarelli’ di Campobasso e il ‘San Timoteo’ di Termoli anche il Pronto Soccorso del ‘Veneziale’ di Isernia alza bandiera bianca. Il primario Lucio Pastore ha chiesto il blocco dei ricoveri o di deviarli ad altre strutture.

Nel pomeriggio di ieri un paziente, ricoverato al ‘Cardarelli’, è stato trasferito in rianimazione in Toscana e, nella mattinata di oggi, è arrivata la notizia di altri tre decessi: un 60enne di Campomarino, un 71enne di Santa Croce di Magliano, un giovane 38enne di Guglionesi, un 62enne e una 92enne di Termoli.

Cos’altro deve accadere per cambiare registro e pensare, per una volta, all’interesse dei molisani?

I Sindaci del basso Molise hanno diffidato l’Asrem a trovare soluzioni immediate per gestire l’emergenza sanitaria. Toma, invece di battere i pugni a Roma per far attivare il ‘Vietri’ di Larino, quale centro Covid, preferisce mettere toppe qua e là con l’aiuto delle strutture private, ma è del tutto evidente che ci troviamo di fronte a soluzioni non sufficienti a tamponare l’emorragia in corso.

Il Commissario ad acta Giustini, con un colpo di scena del tutto inaspettato, ieri, ha firmato per riattivare il nosocomio frentano, trovando l’opposizione del sub Commissario Grossi. Ma la mossa non è piaciuta neanche a Roma, tanto che dopo l’annuncio, è arrivata la convocazione urgente al Ministero per fare chiarezza su una decisione non in agenda.

A questo punto c’è il rischio che l’ipotesi ‘Vietri’ sfumi, per i motivi ben noti, ma sarebbe utile mettere nero su bianco nel corso dell’incontro romano, quello che sta accadendo realmente in Molise. Raccontare con dovizia di cronaca la tragicità dei fatti e il numero di vittime che non accenna ad arrestarsi.

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