Il segretario generale Onofrio Rota: “Con ‘Fai il vaccino’ avvieremo una campagna di sensibilizzazione per salvaguardare quei lavoratori in prima linea per garantire il cibo a tutti”

“Sui temi della sicurezza e della salute sul lavoro, il 2021 dovrà segnare un salto di qualità, tant’è che come Fai Cisl nazionale abbiamo costituito uno specifico coordinamento, e una delle problematiche più importanti da affrontare sarà la campagna di vaccinazione: credo che i lavoratori dei nostri settori debbano rientrare tra coloro che andranno vaccinati prima, essendo equiparabili per rilevanza ai lavoratori sanitari”.

Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, durante il consiglio generale della categoria agroalimentare e ambientale, riunitosi oggi in videoconferenza.

“Non si tratta ovviamente di innescare competizioni tra categorie – ha spiegato il sindacalista – ma semplicemente di salvaguardare quei lavoratori che sono sempre in prima linea per garantire il cibo a tutta la popolazione. Gli ultimi dati INAIL, di un mese fa, parlano di quasi 67mila contagi da Covid sul lavoro, quasi il 10% dei casi nazionali, poco meno del 16% del totale delle denunce arrivate all’istituto da inizio anno.

Il 70% dei contagi riguarda il settore sanitario, che ovviamente è stato, ed è tuttora, quello più esposto. Poi seguono l’amministrazione pubblica, i servizi di vigilanza, pulizia, call center e, a seguire, il manifatturiero, con farmaceutica, stampa e industria alimentare. Ma non è soltanto una questione di esposizione al rischio, che sappiamo essere minore in agricoltura e più presente nella pesca e nell’industria alimentare.

E’una questione di rilevanza delle attività: tutti i comparti dell’agroalimentare sono da mettere in sicurezza per il ruolo primario che svolgono da sempre, e che hanno continuato a svolgere anche in questo anno tremendo”.

“Avvieremo dunque una campagna di sensibilizzazione – ha aggiunto Rota – rivolta alla politica e a tutti i lavoratori. Il principio da promuovere dovrà essere ‘Fai il vaccino’, un bel principio sia per incoraggiare tutti a vaccinarsi, che per chiedere, a chi di competenza, di fare in modo che dopo le persone più fragili, i lavoratori della sanità, delle forze dell’ordine, si passi a vaccinare i lavoratori agroalimentari”.

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