Per ora nessuna regione cambierà colore. Dal monitoraggio settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute nessuna regione peggiora, per cui non ci sono passaggi in zona arancione o rossa. Allo stesso tempo i miglioramenti ancora non producono una attenuazione delle misure.

“Nella maggior parte del territorio nazionale la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 2 con alcune Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è ancora compatibile con uno scenario 3. Si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre 2020. Tuttavia, poiché la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt>1 e comporta un aumento dei nuovi casi; questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti”.

“Si conferma – proseguono Iss e Ministero – che è ancora necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione e quindi alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

Le regioni Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Veneto sono classificata a rischio moderato, e tra queste solo nelle Marche non è evidenziata una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese se si mantengono gli attuali livelli di trasmissibilità (anche considerando i posti letto attivabili in tale periodo). Di queste Regioni, tutte presentano una compatibilità della trasmissibilità stimata al 4 novembre 2020 con lo scenario 2 fatto salvo il Molise che ha una trasmissibilità inferiore.

Si raccomanda alle autorità sanitarie delle Regioni di valutare l’adozione delle misure di mitigazione previste in base a quanto riportato nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 Prot. 32732, in raccordo con il Ministero della Salute.

INDICE RT: Abruzzo 1,32, Basilicata 1,46, Calabria 1,06, Campania 1,11, Emilia-Romagna 1,14, Lazio 0,82, Liguria 0,89, Lombardia 1,15, Marche 1,17, Molise 0,94, Piemonte 1,09, Provincia Bolzano 1,16, Provincia Trento 1,03, Puglia 1,24, Sardegna 0,79, Sicilia, 1,14, Toscana 1,31, Umbria 1,06, Val d’Aosta 1,14.

Il ministro Speranza, ha firmato un’ordinanza con cui si rinnovano le misure relative alle regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020.

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