A scriverlo è un team di medici tedeschi sul “New England Journal of Medicine”. Il primo contagio uomo a uomo in Europa è avvenuto intorno a fine gennaio in Germania. Il primo paziente risultato positivo ai tamponi sarebbe un manager 33enne tedesco entrato in contatto con una collega di Shanghai durante un meeting aziendale a Monaco di Baviera.
L’uomo d’affari tedesco, entrato in contatto con la donna cinese, ha cominciato ad avere febbre alta e tosse, ma poi è rientrato subito al lavoro il 27, quando si è sentito meglio. La sua infezione è stata lieve poiché il “Coronavirus” gli è stato trasmesso durante il periodo d’incubazione, come fanno notare gli scienziati nel comunicato: “E’ da notare – scrivono – che l’infezione sembra essere stata trasmessa durante il periodo di incubazione, quando i sintomi erano lievi e non specifici”.
Il virus italiano sembra discendere da quello tedesco. A confermare che il primo focolaio europeo abbia avuto origine in Germania, è il sito “Netxstrain”, fondato e diretto dal gruppo guidato da Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle. Proprio il focolaio tedesco potrebbe avere alimentato silenziosamente la catena dei contagi al punto da essere collegato a molti casi in Europa e in Italia.