Si è riunito ieri, sotto la presidenza del Presidente Salvatore Micone, il Consiglio Regionale. In apertura di seduta l’Assemblea, su richiesta del Presidente della Giunta, Donato Toma, che ha parlato anche per conto del Consigliere Micaela Fanelli, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del Sindaco di Danzica Pavel Adamowicz, componente Comitato delle Regioni presso l’Unione europea, ucciso nel corso di una manifestazione pubblica.

Il Presidente Toma ha poi informato l’Aula di aver firmato il decreto di riassegnazione delle deleghe ai componenti della Giunta. Preliminarmente il Presidente in relazione ad alcune affermazioni fatte da alcuni esponenti in questi giorni anche sui media, ha voluto ricordare, tra le altre cose, come “chi vilipende le Istituzioni oltraggia se stesso o quantomeno la maggioranza dei cittadini che le ha volute”. “Chi ha a cuore le sorti di questa regione –ha aggiunto- deve ritrovare il senso vero dell’azione politica che si sostanzia nel fare il bene comune, ascoltando, confrontandosi, magari scontrandosi, senza alzare però mai i toni della polemica e sconfinare nella denigrazione.

Per quanto riguarda le deleghe il Presidente Toma ha spiegato che: l’Assessore e Vicepresidente, Vincenzo Cutugno, si occuperà di attività produttive e sviluppo economico, semplificazione dei processi burocratici, internazionalizzazione delle imprese, accesso al credito, turismo e marketing territoriale, cultura, molisani nel mondo; l’Assessore Nicola Cavaliere si occuperà di Politiche agricole ed agroalimentari, sviluppo rurale, programmazione forestale, caccia e pesca, pesca produttiva, tutela dell’ambiente, difesa del suolo, politiche energetiche; l’Assessore Roberto Di Baggio si occuperà di urbanistica e pianificazione territoriale, politiche della casa, rapporti con l’Ente Regione per l’edilizia sociale (ERES) e gli IACP, istruzione e formazione professionale, università, ricerca ed innovazione; l’Assessore Luigi Mazzuto si occuperà di Politiche della famiglia giovanili e di parità, politiche del lavoro, politiche sociali, terzo settore, politiche per l’immigrazione, tutela dei consumatori; l’Assessore Vincenzo Niro si occuperà di Lavori pubblici, viabilità ed infrastrutture, sistema idrico integrato, sport ed impiantistica sportiva, Trasporti e mobilità, demanio regionale.

Il Presidente Toma, invece, oltre ai compiti istituzionali propri ed alle materie non assegnate esplicitamente agli Assessori, curerà le materie relative a: programmazione politiche e comunitarie, cooperazione internazionale, agenzie e partecipate, bilancio finanze e patrimonio, comunicazione, ricostruzione post-sisma, Protezione Civile, sanità, riforme istituzionali, rapporti con gli Enti locali, politiche delle risorse umane. Al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta, poi, sono attribuite le funzioni di: cura dei rapporti tra il Presidente e la Giunta ed il Consiglio regionale, fornendo allo stesso adeguate informativa periodica sull’attività del Presidente della Giunta; esamina degli aspetti politici delle proposte di legge presentate in Consiglio regionale che gli affida il Presidente, relazionando sulle medesime e formulando osservazioni sulle stesse, ove lo ritenga opportuno; risposta alle interrogazioni affidate al Presidente; partecipazione ai tavoli tematici convocati dal Presidente, istruendo gli ordini del giorno delle riunioni; proposte al Presidente in relazione a riforme istituzionali da sottoporre all’attenzione del Consiglio; cura dei rapporti con lo SVIMEZ rappresentando il Presidente.

Tali funzioni rientrano nelle più ampie previste dall’articolo 35 Bis dello Statuto. Il Presidente Toma inoltre, ottemperando ad un ordine del giorno votato dal Consiglio sulla riorganizzazione della presenza in Molise dell’Enel, ha informato l’Assemblea di aver incontrato i vertici dell’azienda e di aver avuto specifiche assicurazioni circa il fatto che “nulla verrà modificato in relazione alle unità lavorative impiegate; anzi il servizio sarà implementato sotto il profilo tecnologico e migliorato per i consumatori molisani”. Il Consigliere Gianluca Cefaratti ha quindi chiesto ed ottenuto dall’Aula l’iscrizione e l’immediata discussione del “Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche”. Prima dell’inizio del Consiglio regionale si era tenuta, presieduta del Presidente Micone, una seduta della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, nella quale lo stesso Consigliere Cefaratti aveva chiesto, quale relatore del provvedimento nella IV Commissione, di discutere immediatamente in Aula l’argomento per l’urgenza determinata dall’avvio della fase di iscrizione degli alunni ai vari istituti scolastici. Richiesta fatta propria da tutti i Capigruppo e dal Presidente Toma.

Il Consigliere Cefaratti, che ha relazionato anche all’Assemblea sull’argomento, ha ricordato come il provvedimento messo a punto, come prevede la legge, dalle Province di Campobasso e Isernia è stato approvato dalla Giunta regionale e ha una durata triennale. Il Piano prevede una riorganizzazione degli istituti comprensivi e omnicomprensivi fatta sulla base dei parametri di dimensionamento della popolazione scolastica previsti dalla normativa vigente. Alla luce di tali parametri la rete scolastica regionale vede gli istituti comprensivi e omnicomprensivi scendere dagli attuali 54, 40 nella provincia di Campobasso e 14 in quella di Isernia, a 52, 39 nella provincia di Campobasso e 13 in quella di Isernia. Cefaratti ha rilevato come in Commissione sono emerse diverse criticità sul Piano che potranno trovare evidenziazione e quindi soluzione in successivi atti di indirizzo da parte del Consiglio, fermo restando l’urgenza di varare immediatamente il provvedimento per non creare ulteriori problematiche alla popolazione scolastica anche per l’assegnazione dei codici agli istituti necessari per le nuove iscrizioni degli alunni.

Iscrizioni anticipate quest’anno dal Ministero di 20 giorni, e che si chiuderanno il 31 gennaio prossimo. Sono intervenuti nel dibattito per esprimere le proprie posizioni in merito all’argomento i Consiglieri Manzo, Fanelli, Greco, Romagnuolo N.E. e Facciolla. Nei diversi interventi sono emerse varie perplessità relative ad alcuni istituti e si è chiesto che in sede di revisione annuale si tenga conto di un’opportuna correlazione del Piano con il Piano dei trasporti e con la ricognizione dello stato degli edifici scolastici della regione. Il Piano è stato approvato con l’astensione dei Consiglieri De Chirico, Primiani, Greco, Manzo, Fontana e Nola. Il Consiglio quindi ha iniziato l’esame del “Piano Regionale Integrato per la qualità dell’aria del Molise (PRIAMO)”.

Ha illustrato il provvedimento il relatore, Consigliere Antonio Tedeschi, che ha ricordato come la Giunta Regionale ha affidato all’ARPA la redazione del Piano utilizzando le competenze di cui l’Agenzia dispone anche in termini di risorse umane. Il Piano, è stato detto, si basa sulla rappresentazione ed interpretazione della qualità dell’aria su scala regionale, partendo dai dati misurati, al fine di favorire la sostenibilità delle attività umane che influiscono sull’ambiente.

Principali obiettivi del PRIAMO sono:

– rientrare nei valori limite nelle aree dove il livello di uno o più inquinanti sia
superiore entro il più breve tempo possibile e comunque entro il 2020;

– preservare da peggioramenti la qualità dell’aria nelle aree e zone in cui i limiti
degli inquinanti siano al di sotto di tali valori limite.

Per la soluzione delle problematiche connesse alla qualità dell’aria è necessario un approccio integrato con le altre politiche settoriali che influiscono direttamente o indirettamente sulla qualità dell’aria. Per tale motivo –si legge nella relazione di accompagnamento al provvedimento- il Piano affronta congiuntamente i principali settori responsabili dell’inquinamento andando ad incidere anche sugli strumenti di programmazione specifici. Hanno preso la parola per motivare il proprio voto i Consiglieri Fontana, Facciolla, Scarabeo, Nola, il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Pallante, l’Assessore al ramo Cavaliere e il Presidente della Regione Toma.

Il Piano è stato approvato con l’astensione dei Consiglieri De Chirico, Primiani, Greco, Manzo, Fontana e Nola. Il Consigliere Patrizia Manzo ha svolto un’interpellanza, sottoscritta anche dal Consigliere Nola, alla Giunta concernete, “remunerazione personale dipendente strutture San Stef.A.R.” Ha fornito risposta per l’Esecutivo il Presidente Toma. Il Consigliere Manzo si è detto soddisfatto. Il Consiglio ha infine approvato all’unanimità una mozione sui commissari liquidatori delle Comunità montane presentata dai Consiglieri Greco, che l’ha anche illustrata all’Aula, Primiani, De Chirico, Manzo, Fontana e Nola. Il dispositivo, che è stato emendato e subemendato, impegna il Presidente della Regione ad “assicurare una rapida conclusione della liquidazione delle Comunità Montane entro e non oltre il 31 dicembre 2019, affidando le residue attività all’ufficio stralcio”.

Sono intervenuti nella discussione generale e per motivare la votazione all’emendamento e al subemendamento, i Consiglieri Iorio, Di Lucente, Greco,Cefaratti e il Presidente Toma.

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