Il Consiglio Regionale si è riunito nella mattinata, così come previsto dalla legge regionale n, 29 del 2003, in seduta straordinaria per la commemorazione della Giornata della Memoria in occasione del quindicesimo anniversario del terremoto del 2002 che colpì una vasta area del Molise, facendo trovare la morte a 27 bambini e una maestra sotto le macerie della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia.
“La Giornata della Memoria –ha ricordato ad apertura dei lavori il Presidente del Consiglio Vincenzo Cotugno- intende tenere sempre accesa la fiaccola della memoria per riflettere, sempre ed ancora, sulle cause di quell’evento, perché non accada più. “A tal proposito –ha continuato-, ho voluto indirizzare una nota a tutti i Sindaci del Molise, e in accordo con la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, la dottoressa a tutti gli alunni delle scuole molisane, di ogni ordine e grado, per un minuto di preghiera e di ricordo, impegnandoci sempre più nella prevenzione e rinnovando le azioni, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità ”.
Presente in Aula anche il Sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli che ha voluto testimoniare la
vicinanza della sua comunità, già duramente colpita dal terremoto del 2016, al Molise in questo particolare giorno. “L’appuntamento con il quindicesimo anniversario del sisma di San Giuliano – ha detto il Consigliere Antonio Federico intervenendo in rappresentanza della Minoranza – arriva in un momento in cui il tema della sicurezza scolastica è più che mai al centro dell’attenzione dei cittadini e purtroppo provoca ancora apprensione nei genitori. Scuole chiuse e doppi turni sono stati una costante troppe volte in questi anni. Una costante che ha cambiato le vite dei nostri ragazzi e dei loro genitori, costretti a fare i salti mortali affinché potesse essere garantito ai loro figli il diritto costituzionale sancito dall’articolo 34 della nostra Carta”.
“La politica –ha detto ancora Federico- ha solo un modo per onorare al meglio la loro memoria: fare tutto ciò che è necessario affinché non si piangano più vittime e affinché andare a scuola diventi per tutti momento di felicità, gioia, condivisione, aggregazione e conoscenza. Mai più disagi. Mai più paura. L’età scolastica è la più bella della vita ed una comunità deve essere in grado di garantirne sicurezza e serenità: il Molise deve essere pronto”. Anche il Consigliere Ciocca, intervenuto a nome della Maggioranza, ha voluto ricordare le vittime del terremoto del 2002 ribadendo l’impegno ad attivare al più presto ogni utile azione istituzionale, politica e operativa “affinché le scuole siano i luoghi più sicuri dove accogliere i nostri figli”.
In proposito ha ricordato l’ordine del giorno, votato all’unanimità dall’Assise Consiliare, da lui presentato per l’istituzione dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica regionale. Ringraziando poi il Sindaco Ceregioli per la sua presenza Ciocca voluto ha ricordare l’impegno della “nostra Protezione civile regionale e delle formidabili associazioni di volontariato che in quel particolare comune del maceratese colpito duramente dal sisma nel 2016, hanno lavorato per oltre un mese e alle quali la comunità di Sarnano ha espresso parole commoventi di ringraziamento per la loro vicinanza e la loro professionalità.
“Un filo rosso unisce – ha aggiunto ancora Ciocca – San Giuliano, Sarnano e tutte le comunità che hanno conosciuto la violenza del sisma: la nostra Giornata della Memoria, oggi, diventa anche la loro, nella condivisione del senso di smarrimento, della paura, delle lacrime, ma anche della caparbietà di chi non si vuole arrendere”. Per il Presidente della Giunta Paolo Di Laura Frattura, che ha preso la parola a conclusione degli interventi, “la Giornata della Memoria è la promessa che stringiamo con il futuro perché tutti i “mai più” detti, scanditi, ripetuti da voci autorevoli e voci comuni non siano moniti, rimproveri o
speranze, ma fatti reali che nessuno può e deve mettere mai in discussione”.
“Oggi la difesa di tutte le Giornate della Memoria assume i contorni dell’urgenza. Questo perché l’arretratezza e la barbarie che abbiamo colto e condannato nel gesto grottesco di uomini che hanno perso il senso del limite, non sono pericoli lontani da ogni celebrazione legata al dolore e al suo opposto negato e spezzato, la vita. Nell’offesa al sorriso di Anna Franck – ha spiegato ancora il Presidente della Regione – c’è l’offesa al sorriso dei bambini di San Giuliano, c’è l’offesa a tutte le sofferenze che nascono dalle ingiustizie. Un terremoto non è l’azione spietata e persecutoria dei una follia criminale, ma è lo smascheramento di forzature edilizie e di violenze sull’ambiente e sul territorio”.
“San Giuliano – ha detto ancora il Presidente- ci ha insegnato a tutelare la vita di bambini e adulti nei luoghi pubblici di aggregazione. San Giuliano ci ha portati a pretendere, come genitori, edifici sicuri per ogni studente e ogni insegnante, e a impegnarci, come legislatori e amministratori, per assicurarli a tutti”. Il Presidente della Giunta ha quindi ricordato il lavoro posto in essere in questi anni dai Sindaci e dal Governo regionale, sia quello attuale dal lui guidato che quello precedente, per la sicurezza degli edifici scolastici e di chi quotidianamente vi studia e lavora. Il Presidente Frattura ha chiesto quindi di andare avanti insieme, ciascuno per le proprie responsabilità, consapevoli che a “chiederlo sono i sorrisi felici che ancora ricordiamo di chi da quindici anni non è più tra noi”.
Su invito del Presidente Cotugno il Consiglio ha quindi osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto del 31 ottobre 2002.