Sono giorni di incertezza per tutti gli italiani. I decreti si susseguono a ritmo quasi quotidiano, scanditi dalla necessità di affrontare una situazione che muta in tempo reale. “Per gli imprenditori dell’artigianato, ai doveri di cittadini si aggiungono le responsabilità che sentono verso i collaboratori, i clienti, il territorio” afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Molise Francesco Toci “Confartigianato è in prima linea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus sia sul fronte degli aspetti sanitari sia per quanto riguarda le conseguenze sul tessuto produttivo degli artigiani e delle micro e piccole imprese.

Gli esponenti della Confederazione e del Sistema associativo sono intervenuti, a livello nazionale e in ambito locale, in tutte le sedi e le occasioni di confronto con il Governo, con le istituzioni preposte, con le forze politiche e le altre parti sociali, fornendo contributi di proposte per rappresentare le esigenze degli associati” Confartigianato Imprese Molise vuole fare fino in fondo il proprio dovere per aiutare a capire esattamente cosa si può o non si può fare che non è sempre facile.

A tale scopo sul sito nazionale della Confederazione, www.confartigianato.it, è stata creata un’apposita sezione, “F.A.Q.” (Frequently Asked Questions), a favore di tutte le Pmi. La sezione, aggiornata quotidianamente, è divisa tra vari argomenti: Informazioni generali, Attività artigiane, Credito, Fisco, Lavoro. Visitando il sito gli imprenditori potranno trovare le risposte ai propri interrogativi e l’interlocutore giusto per risolvere il proprio problema. “A livello regionale” continua il Presidente Toci” i nostri uffici operano in modalità smart working ma sono raggiungibili al numero 0865.299490 e tramite la mail info@confartigianatomolise.it e la pagina Facebook

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Alcune risposte concrete, intanto, stanno arrivando anche dagli strumenti della bilateralità, l’Ente Bilaterale per gli Artigiani e FSBA. “ continua il Presidente Toci “Dal Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (FSBA) arriva la risposta concreta e immediata per difendere l’occupazione nell’artigianato in questa drammatica fase di emergenza. Il DL “Cura Italia” ha infatti previsto che le imprese artigiane che intendano beneficiare dell’ammortizzatore sociale dell’assegno ordinario devono presentare la domanda a FSBA e non all’INPS. Confartigianato già il 26 febbraio aveva siglato un accordo con le altre parti sociali che aveva attivato uno specifico intervento di sostegno al reddito connesso alle sospensioni dell’attività aziendale determinate dalla diffusione del coronavirus.”

L’attivazione dell’intervento è stata deliberata il 2 marzo dalla Presidenza di FSBA. Si tratta di una prestazione straordinaria, ulteriore e diversa da quelle già erogabili dal Fondo (Assegno ordinario e Assegno di Solidarietà), in pratica una speciale linea di ammortizzatore sociale, immediatamente utilizzabile dalle imprese, anche da quelle con un solo dipendente. L’intervento di FSBA prevede una dotazione di 20 settimane di sostegno aggiuntive alla dotazione ordinaria già esistente per tutte le imprese iscritte a FSBA. L’ammortizzatore sociale con causale Coronavirus è utilizzabile in tutta Italia, a partire dal 23 febbraio e consente di recuperare retroattivamente anche le assenze dei lavoratori dal 23 febbraio scorso.

I dipendenti che vengono sospesi per mancanza di lavoro dovuta al coronavirus ricevono l’assegno loro spettante, che è pari all’80% della retribuzione lorda persa nel mese entro il massimale mensile vigente, equivalente a circa 1.200 euro lordi. L’accordo che avvia la nuova prestazione prevede anche la sospensione del requisito del limite di 90 giorni di anzianità aziendale per i lavoratori, purché risultino assunti in data precedente al 26 febbraio 2020. Inoltre, solo ed esclusivamente per la tipologia di sostegno Covid-19 – Coronavirus, è sospeso il limite di 6 mesi di regolarità contributiva per le aziende neo-costituite, purché già attive alla data del relativo provvedimento.

Confartigianato, infine, si pone al fianco dei propri associati nella lotta all’abusivismo a garanzia delle imprese che, in ossequio ai vari Decreti hanno chiuso o ridotto le proprie attività, si ritrovano, in questi giorni ancor di più, a subire anche i danni derivanti dall’abusivismo, fenomeno da sempre uno dei mali più devastanti dell’economia italiana. Sono tante le categorie che soffrono tale tipo di concorrenza sleale, dall’autoriparazione, alle manutenzioni, all’impiantistica. In particolare nel benessere raggiunge numeri impressionanti e aggiunge al danno la beffa: i primi a correre il rischio di conseguenze poco piacevoli sono proprio i clienti, per una manipolazione o una lavorazione sbagliata o per il mancato rispetto delle norme igieniche.

Un problema che in queste ultime settimane di emergenza sanitaria è tornato particolarmente attuale, con tante segnalazioni di estetiste, parrucchieri e altri abusivi pronti a intervenire a casa dei clienti, in barba alle disposizioni governative sulla chiusura delle attività e sul divieto di lasciare la propria casa. Un problema denunciato da Confartigianato Benessere, che da sempre sostiene la piena legalità nel settore, a cominciare proprio dalla formazione e dall’aggiornamento professionale degli operatori.

“I nostri imprenditori e tutte le artigiane e gli artigiani regolari seguono percorsi di formazione specifici per adeguarsi ai protocolli igienico-sanitari imposti dalle ASL territoriali, oltre alle norme previste a livello nazionale. I saloni di acconciatura e i centri estetici sono i luoghi in cui vengono maggiormente rispettate le misure di igiene e sicurezza, a beneficio nostro e della nostra clientela – ha sottolineato Nicoletta Di Clemente, Presidente di Confartigianato Molise Benessere – Attualmente, i nostri saloni sono chiusi secondo le disposizioni del Governo, nessuno degli imprenditori regolari sta lavorando, né nel proprio salone né tantomeno a domicilio.

Oggi, tutti dobbiamo restare a casa. Presto il vostro acconciatore o la vostra estetista torneranno a prendersi cura di voi con le capacità e la sicurezza di sempre”. L’invito di Confartigianato a tutti gli italiani è quello di restare a casa e di non incontrare operatori abusivi, per tutelare sé stessi e per contenere la diffusione del Covid-19.

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