di Giampiero Giunti

Importante riconoscimento per la giovanissima studentessa del quinto Liceo Scientifico “Majorana-Fascitelli” di Isernia che ha convinto la giuria con un emozionante video aggiudicandosi il concorso nazionale bandito dall’istituto liceale “Mario Cutelli” di Catania sul tema “Dante prossimo mio”, indetto al fine di favorire l’interesse dei giovani per la poesia dantesca.

L’emozionante accostamento tra l’Inferno della Divina Commedia e il dramma dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia ha consentito alla studentessa molisana di vincere quindi il concorso nazionale, ma anche di ricevere la menzione speciale da parte della giuria.

Raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione, Costanza Testa, ha risposto, con grande entusiasmo, alle nostre domande:

Ciao Costanza, prima di tutto, grazie per aver accettato il nostro invito per l’intervista, prima di entrare nel vivo del tuo video, vuoi darci qualche breve accenno del concorso?

Certo, volentieri!

Quella del concorso bandito in occasione del Dantedì è stata un’iniziativa alla quale la nostra scuola, l’Isis Majorana Fascitelli, non ha esitato a prendere parte. Un cuore pulsante che accoglie con il solito entusiasmo contagioso qualunque tipo di “sfida”, in particolar modo se la stessa si rivela un’occasione per celebrare il poetare meraviglioso di Dante, divenuto simbolo dell’italianità.

“Andare oltre” è il motto che i professori e la preside hanno sempre trasmesso a noi studenti, e non ci sarebbe stato modo migliore di questo per farlo: immergersi, in questo periodo buio, in cui ci si sente un po’ persi, nell’analisi di un’opera che potremmo considerare consolatoria e di grande attualità.

“Dante Prossimo mio” è il nome del concorso; studenti di tutta Italia sono stati coinvolti per la produzione di elaborati grafici e multimediali che presentassero il Nostro Poeta sotto un’ottica nuova, più attuale e moderna, sottolineandone la sua vicinanza, geografica e non.

Io Dante l’ho sentito vicino, fin dal primo istante!

Parlaci della tua iniziativa, del lavoro che hai svolto per realizzare il video

Propedeutica al video, è stata una lunga fase di analisi interiore.

Mi sono chiesta se sentissi il bisogno di comunicare qualcosa, quali erano gli strumenti di cui disponessi per farlo e, soprattutto, come avrei potuto fare in modo che la gente sentisse Dante davvero “prossimo”!

Ho pensato, allora, di accostare l’Odissea dantesca, glorioso viaggio di purificazione fisico e mentale che inizia nell’Inferno, alla situazione che ha coinvolto ognuno di noi: quella della pandemia.

Hai sorpreso tutti con il video, incastrando le immagini del primo lockdown, i malati e i morti di covid, l’assalto ai supermercati, una corrispondenza inimmaginabile che sei riuscita ad assemblare e rendere un incastro perfetto. Come ti è venuta l’idea di accostarlo al concorso sui 700 anni dalla morte di Dante?

Rimasti soli con noi stessi, privati della nostra quotidianità, intrappolati nelle mura domestiche, anche noi ci siamo ritrovati a fare i conti con la selva oscura…quella interiore, quella della nostra coscienza.

Privati del confronto, progrediamo a fatica nel percorso della nostra crescita: ricerchiamo un contatto, che ora non possiamo trovare se non dentro di noi.

Nel video, che prendeva man mano forma, ho iniziato, allora, ad alternare delle scene riprese da un vecchio film muto sull’Inferno di Dante di Bertolini dei primi anni del Novecento alle immagini, provenienti da tutta Italia, registrate nel corso dell’ultimo anno: supermercati presi d’assalto, il viso di Conte, che abbiamo visto indubbiamente più spesso di quello dei nostri amici, medici e infermieri, compleanni in ospedale, carceri allo sbando…

Volevo dare, al contempo, un messaggio di speranza…speranza che non deve morire mai, in particolar modo ora che i vaccini potrebbero rappresentare la via d’uscita da questo incubo, ora che possiamo recuperare, anche se solo in parte, quello che abbiamo perso in questo lungo anno.

Alla fine di questo cammino, usciremo cambiati: rinnovati nel cuore, liberati dalle tenebre, ci coloreremo di luce nuova. E forse riusciremo davvero a riveder le stelle.

Le voci di Gasmann e Benigni sono un caso nel tuo video oppure la loro presenza è in qualche modo giustificata?

Sì, certo, lo è!

Io credo che Gasmann e Benigni abbiano il dono meraviglioso del saper raccontare; volevo che nel video fossero mediatori, prima di me, tra quelli che avrebbero visto il video e la Divina Commedia.

Le loro voci caricano le parole di profondità e significati nuovi, che vadano oltre la lingua scritta, avvicinandosi alla musicalità della lingua italiana, toccando le corde nascoste delle emozioni.

Nel video che hai realizzato ci sono scene tratte dal film “L’inferno di Dante” di Bertolini, una pellicola del 1911, eri già a conoscenza di questo film?

Purtroppo no, ma è stata una piacevole scoperta.

La lingua muta delle immagini è tanto evocativa quanto quella parlata. Nella suggestione del film in bianco e nero ci si lascia coinvolgere ancora di più in quello che volevo presentare come il racconto di una parentesi immortale, seppur mi auguro breve, della nostra vita;

si è rivelato un magnifico mezzo attraverso cui comunicare ancora meglio il mio messaggio.

Il tuo video, in cui sei stata abile ad intrecciare l’interpretazione della Divina Commedia di Roberto Benigni con sottofondo musicale di “The Mission” di Ennio Morricone, ha convinto la giuria del concorso, perché?

Credo derivi tutto dal fatto che quelle immagini, quei frammenti della nostra -ormai- quotidianità, quelle voci, quelle parole e quella musica siano state la ricetta perfetta per proporre un contenuto che andasse oltre la semplice estetica o il cosiddetto “lampo di genio”.

C’è un po’ di ognuno di noi in quel video, ne sono certa: ciascuno si è sentito parte della storia che ho provato a raccontare con le immagini di Bertolini, la musica di Ennio Morricone, il violino di Yokoyama, le voci di Gassman e Benigni e le parole di Dante.

E cosa può convincere più di un video che parla di te?

Quale messaggio hai voluto che venisse fuori dal tuo video?

Volevo che la gente si accorgesse del fatto che persista la possibilità di confrontarsi: in un mondo nel quale tutti sentono l’esigenza di esprimere le proprie opinioni e i propri punti di vista, c’è ancora chi è capace di ascoltare e, soprattutto, capire.

Sembra strano parlare di facilità o riuscita della “comunicazione” ora che le mascherine ci impediscono di capire bene persino cosa ci diciamo.

Eppure esiste un linguaggio segreto, che va oltre la parola: quello delle emozioni. E quello no, non morirà mai.

Quando hai preso parte alla conferenza ed eri in attesa della premiazione hai sperato che proclamassero il tuo nome?

Sarei un’ipocrita se dicessi di aver preso parte al concorso senza la speranza di vincere, per quanto sia importante il “partecipare”.

Nonostante questo, la ragione per cui ho continuato a seguire la conferenza fino al momento della premiazione è stata semplicemente la curiosità.

Secondo quanto detto nel bando, avrei dovuto ricevere una comunicazione via email dal comitato organizzativo dell’evento in caso di vittoria. La mia cassetta di posta virtuale era vuota.

Vuoi raccontarci cosa hai provato al momento della premiazione?

Stupore e tanta tanta felicità. Mia madre era al mio fianco al momento della premiazione e vederla più commossa e contenta di me è stata la soddisfazione più grande. Una scena che non dimenticherò di certo.

E’ stata una vittoria inaspettata?

Inaspettatissima. Come già detto, davo ormai per scontato che il mio nome non rientrasse tra quelli vincitori. Appena ho sentito nominare l’istituto mi è venuta la tachicardia. Davvero emozionante!

Abbiamo analizzato il tuo video, si tratta di un lavoro realizzato in maniera ineccepibile e assolutamente non semplice, traspare inevitabilmente una certa professionalità, crediamo che non sia la prima volta che ti cimenti in realizzazioni video, è forse una passione?  

Nonostante non la definisca una “passione” per via del duro lavoro che richiede la realizzazione di ogni video, ritengo che l’arte dell’editing, soprattutto con l’avvento dei social, sia ormai di innegabile importanza.

Come la disposizione delle parole in una frase, l’ordine dei frame all’interno di un elaborato multimediale è fondamentale per rendere chiaro il messaggio che si vuole comunicare.

Un commento a “caldo”?

“Non ci credo! Ho vinto io per davvero?!”

Invece, un commento a “freddo”?

“Effettivamente era proprio un bel lavoro.”

Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?

Vorrei ringraziare la mia Professoressa di italiano, Francesca Penta, guida del mio viaggio di crescita personale, mio Virgilio al quale sempre sarò grata.

La ringrazio per avermi insegnato a crescere e riflettere e a lasciarmi le cose alle spalle, quando serve; mi ha insegnato a “non curarmi di loro” o a farlo a tal punto da mettere in discussione me stessa. Mi ha indicato una via, una via che solo io potrò rendere “retta”, fornendomi, però, tutti gli strumenti per poterlo fare.

Quella del Professore, del Maestro, è una figura da non trascurare mai, per nessun motivo al mondo. Si dovrebbe, invece, rispettare e onorare, sperando che possa trovare soddisfazione nei successi che, pur non sapendolo, ha conseguito con te.

La tua famiglia ti ha supportato durante tutto il percorso?

Ho la fortuna di avere due genitori che mi supportano costantemente, in ogni tappa della mia vita, in ogni esperienza, nella gioia e nel dolore, nei successi e negli insuccessi.

Mi auguro di poter continuare, sempre e per sempre, a renderli fieri di me.

Non credo che sarò mai in grado di restituir loro tutto ciò che mi hanno dato e che continueranno a darmi, ma ritengo che l’applicazione e l’impegno, intrisi dell’affetto che solo un figlio può provare, possano dimostrare tutta la gratitudine che provo nei loro confronti.

Credi che questa vittoria sia un punto di partenza o un punto di arrivo?

Credo nessuno dei due. Il mio viaggio è iniziato da un bel po’…o forse deve ancora iniziare, non lo so.

Sono, però, certa che questo non sia un punto di arrivo. Non si smette mai di crescere e camminare, verso traguardi sempre nuovi e sempre più grandi. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”!

E la conoscenza, la virtù, gli oneri e gli onori non finiscono mai.

In tema dantesco come meglio racconteresti l’ultimo verso dell’inferno della Divina Commedia “e quindi uscimmo a riveder le stelle”?

Dante e Virgilio, dopo un lungo viaggio durato una cantica, dopo mille incontri e peripezie, riescono a venir fuori dalla cavità infernale, uscendo a “riveder le stelle”.

Quei punti scintillanti nel cielo sono per loro presagio di un nuovo cammino, lontano dalle tenebre, indirizzato alla luce e all’abbandono del peccato.

Un giorno, non molto lontano, riusciremo a farlo anche noi. Ci tireremo fuori da questa terribile situazione, grazie alla medicina, alla scienza, al lavoro di medici, volontari, forze dell’ordine e di tutte quelle persone che, quotidianamente, si sacrificano per il bene della collettività.

Ce la faremo grazie alla potenza dell’Amore, non necessariamente quello verso Dio che nella Commedia “muove il Sole e l’altre stelle”, ma quello che anima le persone e le fa sentire vive.

Ce l’abbiamo quasi fatta. Presto torneremo  a guardare il cielo.

Ricevere i complimenti da parte del Sindaco Giacomo D’Appollonio e della preside del Liceo Scientifico Prof.ssa Carmelina DI Nezza cosa ti ha suscitato?

Profonda emozione e tanta, tantissima felicità. E’ stato meraviglioso ricevere i complimenti da persone che stimo e ammiro; non capita tutti i giorni di ricevere soddisfazioni di questo tipo.

L’uno è il rappresentante dei cittadini di Isernia, l’altra degli studenti della mia scuola: da buona cittadina e studentessa, spero di poter regalare loro altri successi.

Costanza hai collezionato anche altri successi regionali e nazionali nelle Olimpiadi scolastiche?

In cinque anni di superiori ne ho fatte tante di esperienze, sola e con i miei compagni.

Credo che le Olimpiadi, siano state quelle che, più di altre, mi hanno lasciato nel cuore bellissimi ricordi.

Conseguire successi nelle gare individuali è indubbiamente una grande soddisfazione: a livello regionale ho preso parte alle competizioni di matematica, informatica, fisica, chimica, italiano, lingue classiche; a livello nazionale ai  giochi della Bocconi…ho provato un po’ di tutto devo dire.

Ad essere sincera, però, questo si limita ad essere un vuoto elenco se confrontato ai meravigliosi momenti vissuti con i miei compagni nelle gare di debate, informatica e problem solving, nelle quali l’amicizia, insieme al gioco di squadra e alla passione per le materie in questione, sono stati la giocata vincente.

I successi più belli sono quelli raggiunti insieme.

Cosa c’è nel futuro di Costanza?

Un grande punto interrogativo.

Ritengo sia necessario avere una conoscenza poliedrica, saper fare più cose per avere sempre una seconda scelta: ho scritto un libro, “Just Married”, per un’ipotetica futura carriera da scrittrice; mi sto preparando per i test universitari per poter intraprendere gli studi in ingegneria aerospaziale e, chissà, diventare astronauta; ho fatto ginnastica artistica per diventare una seria atleta – con scarsissimi risultati – e ho fatto lezioni di chitarra classica per anni, imparato a suonare il piano per poter essere musicista.

Eppure, per quanto ci si sforzi di programmare, per quanto abbia le idee chiare e tanti sogni nel cassetto, si è sempre proiettati nella grandissima dimensione del forse.

Le ambizioni e la voglia di realizzare i propri sogni portano sempre tanto tanto lontano, spesso a raggiungere proprio i traguardi che ci si era prefissati.

E’, però, sempre importante tenersi pronti al cambiamento: quando meno te lo aspetti, le carte in gioco potrebbero cambiare. Meglio non farsi cogliere impreparati!

 

Costanza a nome di tutta la redazione di Futuro Molise non possiamo fare altro che ringraziarti per aver accettato il nostro invito, per la tua disponibilità, per averci edotto dal principio del concorso fino alla conclusione con la tua vittoria. Mi sento di ringraziarti a nome del Molise e di tutti i molisani per aver messo in risalto la nostra regione nella vittoria in un concorso nazionale. Grazie

 

Costanza, appena conclusa la telefonata, ha voluto inviarci un video alla nostra redazione per ringraziarci, un gesto che abbiamo apprezzato tantissimo e che vogliamo condividere con i nostri lettori:

 

Ecco il video vincitore realizzato da Costanza Testa vincitrice del Concorso Nazionale “Dante Prossimo Mio”:

 

Ringraziamo, ancora una volta, Costanza per aver accettato l’invito, sua mamma Gabriella per averci messo in contatto.

A Costanza, studentessa seria, motivata e preparata non possiamo che augurarle ogni successo.

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