Assessorato regionale all’Agricoltura, Servizio Unesco Mibact, associazioni nazionali tartufai d’italia, stampa specializzata, stakeholders regionali interessati al Programma regionale relativo alla biodiversità, si sono dati appuntamento al Centrum Palace di Campobasso, dove questa mattina è iniziato il seminario “Comunicare la biodiversità”.

Biodiversità, tartufo e Convenzione sulla promozione e protezione del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco 2003, i temi nell’agenda dei lavori che si protrarranno per tutto il pomeriggio. L’evento nazionale è stato organizzato dalla Regione Molise nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

Una straordinaria opportunità, come ha evidenziato il presidente della Regione nel corso del suo saluto, non solo per fare il punto sul Programma di attuazione dell’intervento del Psr 2014-2020 relativo alla biodiversità, in fase di avvio da parte della Regione Molise, ma anche per incidere sulla conoscenza e sulle coscienze di quanti sono interessati ai temi della biodiversità e della cerca e cavatura dei tartufi ai fini della loro difesa e valorizzazione.

Il patrimonio naturale è un insieme di più elementi e la conservazione del suo equilibrio va di pari passo con la preservazione delle aree tartufigene. Ecco perché tutelare il tartufo significa tutelare l’ambiente nel suo complesso. Di qui, la necessità di porre in essere iniziative, come il seminario odierno, che vanno nella direzione di incentivare l’uso corretto delle pratiche di cerca e di cavatura, ma anche di stimolare la consapevolezza, da parte di istituzioni, proprietari di fondi e cercatori, di quanto siano fondamentali la risorsa tartufo e il suo uso sostenibile per l’economia e la salvaguardia dell’habitat naturale.

Con il seminario si è avuta l’occasione per fare il punto sull’importante iniziativa – portata avanti dall’Associazione nazionale Città del Tartufo, di cui fa parte il Molise, dalla Federazione nazionale Associazione tartufai italiani e da altre associazioni di tartufai – finalizzata ad ottenere il riconoscimento, da parte dell’Unesco, della ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia’.

È il caso di ricordare come la transumanza, antica e pregevole peculiarità del nostro territorio, nel dicembre dello scorso anno, sia stata inserita nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Nell’augurarsi che anche il tartufo possa raggiungere questo ambizioso traguardo, il governatore ha annunciato che la Regione Molise darà tutto il supporto necessario perché ciò sia reso possibile.

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