di Christian Ciarlante

Ancora una volta i giochi della politica rischiano di far saltare il banco e, a pagarne le conseguenze, come spesso accade in questi frangenti, sono i cittadini. La maggioranza guidata dal sindaco d’Apollonio è in fibrillazione, questa volta, ad agitare le acque in Consiglio comunale, è la questione legata alla modifica dello Statuto.

Nel novembre del 2018, con 29 voti favorevoli e un solo voto contrario, il Consiglio comunale di Isernia, ha approvato il nuovo Statuto dell’ente. Le due novità politiche più importanti riguardano l’introduzione della figura del vice presidente del Consiglio comunale ed il rinnovo, a metà mandato, della figura del presidente del Consiglio. Ricordiamo che il vecchio Statuto risaliva al 2004.

Oggi, il problema che angustia i nostri Consiglieri comunali, è se dare o meno esecuzione al nuovo Statuto. Fin qui nulla di anormale, se non fosse che, nel caso la conferenza dei capigruppo decidesse di iscrivere all’ordine del giorno, l’elezione di un nuovo presidente del Consiglio in sostituzione di Giuseppe Lombardozzi, in questo caso, ci sarebbe il rischio di aprire una crisi che manderebbe tutti a casa.

Infatti, in esecuzione di quanto previsto dal nuovo Statuto comunale, a metà legislatura è prevista l’elezione di un nuovo vertice dell’assise civica. Per Lombardozzi, il tutto andrebbe rimandato alla prossima legislatura, per tutti gli altri, da quella corrente. L’attuale presidente si è detto pronto a chiedere l’intervento del Ministero dell’Interno e anche quello del Tar, se necessario.

D’Apollonio ha tra le mani una patata bollente e, trovare una soluzione che metta tutti d’accordo, non sarà facile. La poltrona occupata da Lombardozzi fa gola a molti, ma spostare un pedina sulla scacchiera della politica comporta dei rischi che possono destabilizzare l’attuale maggioranza.

Non a caso, in soccorso di Lombardozzi. è arrivato Michele Iorio, il quale ha detto che “la durata delle cariche elettive non può essere modificata in corso d’opera”. Come detto, ora spetterà a d’Apollonio trovare una soluzione ‘salomonica’ per non scontentare nessuno. Mentre la politica si dedica a giochi e giochetti, c’è una città che va a remengo!

Inutile tediarvi con il solito elenco delle cose che non vanno o con le cose che andrebbero fatte per risollevare Isernia. La realtà è sotto gli occhi di tutti. Fin quando gli interessi di pochi prevarranno sugli interessi di tutti, per la città e per i cittadini, non ci sono speranze di veder migliorare le cose.

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