Al di là delle responsabilità penali individuali – ha aggiunto – che tocca alla magistratura accertare nel rispetto della presunzione d’innocenza e di ogni altra garanzia processuale, ai partiti spetta il compito di selezionare le proprie classi dirigenti con trasparenza e rigore, sulla base di requisiti di onestà, onorabilità, insospettabilità, sobrietà e merito, come richiesto dall’opinione pubblica e dalla Costituzione repubblicana”. Sulle Comunali di Isernia il parlamentare si è detto fiducioso: “Ci aspettiamo un buon risultato al primo turno, su ciò che verrà dopo vedremo. Questa è una regione in cui nasciamo per rompere uno schema vetusto e superato, la nostra sfida è nel segno del rinnovamento”.
Infine, un commento sullo scenario nazionale, dove in questi giorni si parla tanto di Casini e del Partito della Nazione. “Anche Fini, a Pietrasanta, dove si è svolta una grande convention di Futuro e Libertà, lanciava la stessa idea di Casini – ha concluso Menia – ovvero, costituire una lista civica degli italiani, un grande polo nazionale. Il periodo è difficile per tutto il Paese, tant’è che c’è un governo di salvezza nazionale, ma è evidente che guardando più in là non sarà questo lo scenario per l’Italia. Bisogna immaginare un grande fronte che metta insieme tutti gli italiani di buona volontà, tutti quelli che hanno avuto il coraggio di rompere gli schemi, come noi abbiamo fatto con Berlusconi, il quale stava dando uno spettacolo pessimo della politica.
Oggi la stessa cosa accade con la Lega: vuol dire che i vecchi schemi sono finiti. Bisogna partire dalla forze buone che ci sono, da quelli che oggi, anche al governo, hanno le competenze tecniche per far uscire l’Italia dal tunnel e dalla crisi con le proprie professionalità. Sono in tanti, per fortuna. Dunque possiamo farcela”.