C’era una volta la prima industrializzazione nel Molise dell’ovest

Le sedi industriali oggi purtroppo sono totalmente abbandonate

 

Si era agli inizi degli anni ’60 e anche il Molise prese ad “affacciarsi” all’industrializzazione coi primi opifici industriali. Iniziava una nuova era, ricca di risorse, finanze, ingegni ed occupazione, componenti che operarono meravigliosamente per la ripresa ed il progresso dell’economia molisana e lo sviluppo del sistema lavorativo. Ovunque sul territorio regionale si operò in tal senso, particolarmente nell’area termolese e venafrano, i due estremi del Molise. A Venafro in particolare aprì i battenti la Pozzobon, opificio con lavorazione di ferro e cemento per realizzare manufatti industriali per l’irrigazione dei terreni  in Molise, Campania, Puglie e Basilicata. Erano imprenditori veneti del settore che, arrivati in Molise per tale lavoro, diedero tantissimo in termini economico/occupazionali nel centro sud della Penisola, in particolare a Venafro. E il legame Venafro/Pozzobon divenne tanto solido e duraturo che una volta realizzati dal Comune di Venafro i giardini pubblici li si volle intitolare alla consorte di Oscar Pozzobon, il dirigente veneto, chiamandoli appunto “Villa Maria”, dal nome di battesimo della donna. E nel mentre Venafro progrediva anche grazie alla Pozzobon ! Altro determinante opificio industriale del secondo dopoguerra a Venafro : la CMV (Costruzioni Meccaniche Venafrane) del duo Vincenzo Di Lauro/Vincenzo Passarelli. Con maestranze in prevalenza venafrane e dei Comuni molisani limitrofi, e sotto la sapiente regia professionale del binomio predetto, la CMV progredì nella ideazione/fabbricazione di macchinari per trivellazioni e geognostica del sottosuolo, divenendo nel breve punto di riferimento metalmeccanico addirittura a livello internazionale. Macchinari perfetti ideati nei capannoni industriali CMV di Venafro, divenuti presto precisi punti di riferimento per l’intero settore metalmeccanico internazionale  in materia di perforazioni e geognostica del sottosuolo. Macchine CMV protagoniste tra l’altro al Samoter di Venafro, la fiera internazionale di tale settore. La situazione oggi delle due citate realtà industriali nella Venafro degli anni ’60? La Pozzobon è sparita da anni ! Attualmente nei suoi storici capannoni industriali alla periferia est di Venafro, lungo la Statale 85 Venafrana, opera altra azienda ed altra proprietà, dedicandosi comunque sempre alla realizzazione di manufatti cementizi. La cara e storica CMV invece, situata a sud di Venafro sempre lungo la SS 85 Venafrana, si presenta desolatamente abbandonata da anni, ricoperta di vegetazione a josa e preda del progressivo processo distruttivo dovuto all’abbandono ed agli agenti atmosferici. Un desolante spettacolo l’attuale colpo d’occhio offerto dai vecchi capannoni CMV, soprattutto in ragione di cosa e quanto hanno rappresentato per tanta economia e lavoro molisani ! Trattasi cioè del Molise che non c’è più e che difficilmente tornerà. Un gran peccato, non c’è che dire !

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