In Molise sono sempre meno gli operatori allo sportello, sempre più disagi per lavoratori e clienti. Si riafferma sempre con maggiore evidenza la grave problematica che da tempo mette in ginocchio gli Uffici postali del Molise e che oggi ha raggiunto livelli di assoluta insostenibilità, ovvero la chiara insufficienza di risorse applicate agli sportelli.

La nostra sigla sindacale – afferma il Coordinatore della CISL Poste di Isernia Salvatore Rossi – vuole mettere in luce un’analisi di quanto sta accadendo in Molise, denunciando con forza la mancanza di confronto tra l’azienda e le parti sociali, tenendo oscurata una realtà che balza ormai con forza sotto gli occhi di tutti, perseverando nel mantenere una gestione di mero rendimento economico e finalizzata persino al raggiungimento di obiettivi personali. È la risposta dell’azienda è sempre la stessa: siamo in eccedenza/esubero!

Dall’analisi svolta dalla CISL Poste – spiega il Coordinatore della CISL Poste del Basso Molise – emerge che l’introduzione in alcuni Uffici Postali, della “gestione code” ha inevitabilmente prodotto una grave discriminazione non solo tra lavoratori, ma anche tra clienti. Dove la si applica, si cerca in tutti i modi di assecondare le necessità della giornata, mentre ove non si applica (piccoli e media uffici) si abbandono lavoratori e clientela, tanto nessuno rileva e verifica l’insopportabile disagio che vivono i cittadini, costretti a fare ore di fila.

In questo caso il direttore deve sostituirsi all’operatore di sportello e indurre gli “sfortunati” lavoratori a superare le norme del Manuale della Sicurezza, e negare ferie e permessi. Naturalmente però nulla osta – afferma l’RSU della CISL Poste Gaetano Di Toro – a pretendere il raggiungimento dell’obiettivo delle ferie e soprattutto gli obiettivi commerciali come se, per questi ultimi, i prodotti parlassero e si vendessero da soli. A ulteriore riprova di quanto affermiamo è il quantitativo di ore di straordinario erogato nel tentativo di tamponare le carenze.

Il problema è destinato ad aggravarsi ogni giorno di più. E ci si chiede: per quanto tempo ancora le cittadinanze molisane devono subire tali trattamenti? Per quanto tempo ancora i lavoratori degli Uffici Postali della regione devono piegarsi a logiche di profitto che mettono a rischio le personali responsabilità di ordine civile e penale?

Mantenere in gran segreto, e sempre al ribasso – conclude il Cislino e Coordinatore dei Giovani di Isernia Francesco Zampini – un budget sempre più variabile che segue unilateralmente processi e strategie tutte aziendali non è un percorso gestionale che può ancora durare a lungo nel tempo, ed è maturo il momento di cambiare rotta una volta per tutte. Adesso, durante l’estate la situazione è ancora più grave proprio per la carenza di sportellisti. E quei pochi che rimangono devono fare i conti con le sacrosante ferie.

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