Non sono iscritto al Partito democratico ma sono parte del centro-sinistra e, quindi, ho la possibilità di partecipare alle Primarie. Ritengo condivisibile il percorso che il presidente della Regione Puglia ha inteso avviare in questi ultimi giorni. Ci accomunano le tante battaglie che ho portato avanti anche io, da quella per contrastare le trivellazioni in Adriatico al recente No al referendum.

Per questi motivi, martedì mattina, ho incontrato il governatore Michele Emiliano a Bari; un appuntamento “cercato”, al fine di comprendere meglio le progettualità politiche che intende portare all’attenzione dell’intero schieramento – e non solo del Pd – che ritengo debba ritrovare la forza di aggregarsi attorno ad un reale programma di sinistra.

Proprio la sua storica e reale appartenenza è stata la prima e più sentimentale ragione della mia richiesta, subito accolta, di incontrarlo: l’idea che l’intero centro-sinistra possa ritrovare le ragioni comuni e convergenti indispensabili per ricompattarsi e governare il Paese con i tratti distintivi del nostro dna politico, con i valori, le idee e le progettualità che sono parte integrante del percorso personale di ognuno di noi, è stato il motivo per il quale ho inteso iniziare a ragionare con il presidente Emiliano.

Il suo cammino politico e istituzionale è vicino e conforme al mio sentire e rappresenta il bisogno comune espresso dagli italiani che spingono per l’individuazione di reali strategie di supporto e vicinanza ai cittadini, percorso nel quale sono impegnato quotidianamente.

Di questo primo incontro – foriero di nuovi appuntamenti che ci porteranno ad approfondire le azioni da mettere in campo, non ultima quella di proporre in regione il Reddito di Dignità (ReD) sul quale sto già lavorando – posso dirmi soddisfatto: ho avuto anche l’occasione, nella giornata di martedì scorso, di portare al tavolo del confronto le esigenze della nostra terra e la necessità che si rispettino gli accordi sulla cessione dell’acqua presi nel 1978, certo che il governatore pugliese – che ha fatto della legalità il suo principio di vita – saprà trovare, finalmente, le risposte che cerchiamo e che sono state oggetto, lo ricordo, di due mozioni votate all’unanimità dal Consiglio regionale.

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