Di Tonino Atella

“Così deve essere distrutto lo storico Campaglione di Venafro, la zona olivetata alla periferia ovest della città ? Cinghiali e bovini la fanno da padroni ! I primi distruggono gli antichi muri di pietra che delimitano le proprietà, i secondi pascolano dappertutto nonostante i divieti di legge depositando e procurando l’insorgere di potenziali malattie infettive. E  mentre tutto questo accade, nessuno interviene a tutela dell’antica e preziosa area olivetata cittadina”. Così i proprietari del Campaglione che denunciano la relativa cura che si ha dell’area in argomento, nonostante precise disposizioni che se applicate -cosa però che non avviene-dovrebbero tutelarla. Ed invece a detta di tali proprietari i bovini pascolano liberamente tra gli uliveti, mentre i cinghiali non controllati e moltiplicatisi a josa distruggono tutto quanto si para dinanzi al loro procedere, in primis gl’importanti muri di pietra di contenimento dei terreni e di delimitazione delle stesse proprietà. Muri a secco infatti ridotti per lo più a cumuli di macerie e quindi inservibili, mentre dal Parco Regionale dell’Ulivo da pochi anni istituito in zona non s’intravedono azioni ed interventi tali da tutelare l’intera area, allontanando gli animali che distruggono e che per legge non dovrebbero esserci. “Auspichiamo tutt’altre attenzioni al Campaglione di Venafro -aggiungono tanti proprietari della zona in questione- per rispetto della splendida natura all’ovest della città e nel ricordo delle attenzioni che le generazioni trascorse avevano verso questo ambiente meraviglioso”.

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