di Tonino Atella

“Che fine ha fatto e soprattutto perché e chi ha tolto sulla Colonia Giulia di Venafro lo striscione”Venafro Città dell’Olio”, importante per il lavoro e l’economia dell’intero settore olivicolo ?”. E’ l’interrogativo, cui  si continua a non rispondere e principalmente a non rimediare al mal fatto ripristinando il preesistente accertata la sua importanza socio/economico/lavorativa, che da anni olivicoltori di Venafro e dintorni propongono relativamente all’immotivata rimozione del predetto striscione, fissato sulla spalletta del ponte di Viale Vittorio Emanuele II che scavalca la trafficatissima Colonia Giulia e come tale ben visibile all’intenso traffico interregionale che quotidianamente attraversa Venafro, con conseguenti ritorni positivi per l’immagine della città e sopratutto per la sua produzione ed economia olivicola. Uno striscione, per farla breve, che mentre reclamizzava il prodotto naturale principe di Venafro, l’olio appunto, apportava anche benefici al lavoro, agli investimenti ed all’economia del settore olivicolo, tant’è l’apprezzata idea di realizzare lo striscione posizionandolo sulla trafficatissima arteria perché potesse fare da megafono. Poi però un brutto giorno qualcuno, in maniera assolutamente poco accorta e senza sentire “la piazza” locale che di sicuro avrebbe dissentito, decise di rimuovere quel significativo ed assai utile striscione “Venafro Città dell’Olio”, sostituendolo con un usuale ed inutile -dato il sito dov’era posizionato, ossia il centro cittadino, e dopo aver letto tant’altre tabelle stradali agli ingressi dell’abitato attestanti la città che si sta attraversando- sostituendolo -si diceva- con altro recante la scritta “Città di Venafro”, che tuttora campeggia sulla predetta spalletta del ponte. “Chiediamo che venga riposizionato lo striscione originario con “Venafro Città dell’Olio” -affermano in coro gli olivicoltori della città e i venafrani in genere- perché maggiormente significativo e più utile a tutti. Il lavoro della terra ha bisogno di essere sostenuto e lo striscione in questione aiutava in tal senso, facendo conoscere a quanti transitano per Venafro la sua ricchezza prioritaria, l’ottimo olio extravergine d’oliva. Ci auguriamo di essere ascoltati una volta per tutte e di tornare a leggere sulla Colonia Giulia il tanto bello, prezioso ed utile striscione con la scritta <Venafro Città dell’Olio>”. Si darà ascolto a tale consistente voce popolare venafrana ? Ci permettiamo girare la domanda a due istituzioni pubbliche cittadine perché provvedano, se ritengono : il Comune di Venafro ed il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro.

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