Il punto di vista di un lettore sulle prossime elezioni comunali di Isernia.

A pochi giorni dalla presentazione delle liste, non posso non dire la mia su queste elezioni comunali ad Isernia. Un’accozzaglia di candidati si è gettata nella arena politica pentra per cercare di accaparrarsi un posto al sole ma, a scrutini finiti, molti di essi rimarranno con l’amaro in bocca mentre, i più fortunati, o meglio, coloro che saranno riusciti ad accaparrarsi le più vaste clientele nella società, avranno di che gioire per aver raggiunto l’obiettivo che ogni politico si prefigge: l’elezione/rielezione. 
Di candidati ce ne sono di tutti i gusti e di tutti i colori. Si va dai “Fatuzzo” di turno, ovvero gente che ha traslocato armi e bagagli per sostenere il partito (o lista) che fino a qualche tempo fa era considerato un principale nemico, ai vari baroni della politica, gente che ha oramai alle spalle almeno due, se non addirittura tre, legislature; Magari costoro potevano anche essere considerati esponenti provenienti dalla società civile, ma, visti i presupposti, sembrerebbero determinati a non ritornare mai più in quella società civile. Ma ancora, si va dal rigattiere al carrozziere, dall’autista all’elettricista, dal disoccupato all’impiegato. 
E pensare che una volta, per essere candidato, bisognava avere delle capacità, avere alle spalle una gavetta interna di partito, avere carisma, oltre che una spiccata dialettica ed una buona dote oratoria: chi aveva queste caratteristiche era dentro, chi no, restava in seconda fila, la politica in prima persona non era adatta a lui. Oggi, evidentemente, basta aver raggiunto la maggiore età. Ciò è svilente per persone che, come me, studiano a fondo l’antica e nobile arte della politica, in università più o meno prestigiose.  Dal mio canto, questa volta, per la prima volta, non andrò a votare, mi comporterò da vero e proprio “freeriders”, consapevole del fatto che in queste tornate elettorali, gli interessi personali prevalgono su quelli comuni. Non mi resta quindi che fare un in bocca al lupo a tutti e: che vinca il migliore! …ma visti i presupposti risulterà un po’ difficile.
Luca Angelone

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