Consonante di troppo nel manifesto del Comune di Venafro per commemorare le vittime del bombardamento del 15 marzo 1944, stampando  erroneamente “OFFICINATA” in luogo del corretto ”OFFICIATA” 

 

Si, una banale leggerezza di stampa, una fortuita inesattezza, ma intanto chi legge resta stranito, mentre il committente -il Comune di Venafro- non fa una bella figura ! Il riferimento è per il manifesto pubblico, commissionato dall’ente locale ed affisso sulle bacheche municipali disseminate nell’abitato, che l’ente locale annualmente redige, fa stampare ed affiggere su piazze e strade cittadine in occasione dell’annuale commemorazione delle vittime civili del bombardamento aereo (purtroppo dovuto al “fuoco amico” alleato, scambiando all’epoca Venafro per le vicine Cassino e MonteCassino, dove invece si sarebbero dovuti dirigere i bombardieri americani!) del 15 marzo 1944, costato centinaia di vite umane di inermi venafrani, sorpresi dalla inattesa ed inaspettata pioggia di bombe.

Ebbene su tale manifesto, peraltro ricco di informazioni utili circa la celebrazione nella mattinata del prossimo 15 marzo della S. Messa all’Annunziata presieduta dal Vescovo Diocesano Cibotti, del successivo corteo per le vie cittadine e della conclusione del tutto al Monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto con deposizione di corona di fiori e discorso finale, su tale manifesto –si diceva- c’è un madornale “incidente di percorso”, uno sbaglio fortuito, laddove è scritto erroneamente “ORE 10,30 – S. MESSA OFFICINATA DA S.E. MONS. CAMILLO CIBOTTI”, in luogo dell’esatto “ORE 10,30 – S. MESSA OFFICIATA DA S.E. MONS. CAMILLO CIBOTTI”, anche se sarebbe stato preferibile riportare “PRESIEDUTA” ! Appunto una ”N” di troppo a rovinare ogni cosa, per un termine -“OFFICINATA”- inesistente nella lingua italiana ! Ovvia a questo  punto l’urgenza di rimediare all’infortunio, o cancellando dal manifesto la consonante eccedente o facendone stampare altro, corretto ed ex novo, optando -si suggerisce- per il più appropriato “PRESIEDUTA”.

Poca cosa, addirittura insignificante la svista di stampa ? D’acchito si, ma a ben pensare, no ! Si parla infatti di vittime civili innocenti e come tali da ricordare come dovuto e nella maniera più degna possibile, ossia con le parole giuste, in segno di rispetto per gli scomparsi di 79 anni orsono. 

 

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