L’ospedale di comunità di Larino è una struttura extra ospedaliera “dotata di idonei requisiti strutturali, logistici ed organizzativi e di personale qualificato e formato” per ospitare un centro Covid. A scrivere queste parole è il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano che nella relazione sulla gestione del bilancio di esercizio 2020 esalta con queste parole l’ospedale Vietri.

Ma come? Florenzano e Toma non hanno sempre detto che la struttura di Larino non era idonea e quindi non poteva ospitare un Centro Covid?

Il 15 giugno 2020 infatti, quando andò in scena la seduta in cui il Consiglio regionale si trovò a discutere il piano inviato dall’allora commissario ad acta Giustini al Ministero della Salute, piano che prevedeva appunto di dotare i molisani di un centro Covid dedicato al Vietri di Larino, il presidente della Giunta della regione Molise Donato Toma disse testualmente: “L’idea non mi sembra praticabile. Anzi. L’alternativa sarebbe potuta essere quella che mi risulta abbia proposta la Struttura tecnica dell’Asrem e della Direzione generale della Salute, che è il fabbricato dell’ex Hospice di Campobasso che, rispetto a Larino, è molto meglio qualificata”.

 

Lo

Talmente qualificata che, dopo aver ottenuto l’approvazione di quest’ultimo piano, il Molise ad oggi non ha ancora un centro Covid dedicato, i lavori sono fermi perché il progetto della torre Covid a Campobasso non è percorribile, e le modifiche necessarie fanno lievitare enormemente i costi.

Per di più, a causa delle scelte scellerate di Toma e Florenzano che hanno sempre rifiutato nei fatti l’idea di trasformare il Vietri in centro Covid come invece sempre sostenuto dall’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio e portata avanti fino a luglio 2020 dall’ex commissario ad acta Giustini, a causa di quelle scelte i molisani si sono ritrovati con l’ospedale Cardarelli di Campobasso adibito ai soli malati covid. Aspetto, questo, che ha di fatto bloccato tutta la sanità molisana e precluso alla cura delle patologie tempo dipendenti e delle emergenze. Ricordiamo inoltre che nella seconda parte del 2020 il Molise si è trovato ad affrontare la seconda ondata senza la giusta preparazione dei percorsi e senza le dovute precauzioni e disposizioni. Tanto che il nostro territorio, rimasto quasi illeso con lo scoppio della pandemia, ha subito in seconda battuta centinaia di decessi a causa anche della cattiva gestione dell’emergenza e per l’assenza di un ospedale Covid dedicato.

Oggi si scopre che Florenzano smentisce sè stesso e Toma, ammettendo che il Vietri è una struttura idonea, insieme a Venafro.

Si ricorda inoltre che per tutto il 2020 il Vietri è rimasto chiuso e solo nel 2021, con decreto dell’ex commissario ad acta Giustini, si è riusciti ad ottenere l’utilizzo della struttura per pazienti paucisintomatici nonostante, anche in questa fase, l’ opposizione dell’Asrem e della sub commissaria Ida Grossi. Il nuovo reparto Covid a Larino, per pazienti paucisintomatici, è stato inaugurato il 21 maggio scorso alla presenza anche di Toma e Florenzano che oggi, al cospetto di queste nuove prove fornite dallo stesso Oreste Florenzano, confermano la loro propensione a mentire ai cittadini e, probabilmente, anche a sé stessi.

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