“Gl’ Cierv’“ di Castelnuovo al Volturno, maschera antropomorfa che ripropone storie, personaggi, animali e leggende delle popolazioni delle Mainarde che affondano le origini nella notte dei tempi.
Anni di silenzio, di oblio e finalmente da decenni, su iniziativa di giovani d’ambo i sessi di Castelnuovo al Volturno guidati dall’instancabile Ernest Carracillo e da altri validi cultori delle tradizioni locali che si riconoscono in associazioni del posto, ecco da decenni tornare alla luce e riprendere fiato e vigore sotto la spinta dei favori popolari la più tipica delle maschere antropomorfe del Molise occidentale, “ Gl’ Cierv’ “.
Sarà lui cioè il cervo, animale esclusivo e proprio del massiccio mainardico, il protagonista della maschera antropomorfa sulla piazzetta di Castelnuovo al Volturno, piccolo centro collinare chiuso a nord dalle magnifiche pareti dei massiccio molisano, alture che da sempre condizionano i ritmi di vita della gente del posto. E sarà ancora una volta un giovane di Castelnuovo, opportunamente annerito nei lineamenti e con addosso corna e pelli di cervo nonché coi tanti campanacci tipici della fiera selvatica, ad impersonare l’animale che scenderà come una furia dai monti sovrastanti, incutendo terrore e paura tutt’intorno.
Ad affiancarlo ci sarà la bella e suadente cerbiatta, impersonata da una ragazza locale a sua volta ricoperta di pelli, ed assieme i due animali daranno vita alla bellissima, toccante e coinvolgente danza degli amori, ricca di tantissima suggestione. Poi però, improvvisamente, ecco l’uomo brutale e privo di scrupoli -Martino- che non indugerà un solo attimo a centrare con la propria schioppetta il povero cervo che stramazzerà esanime a terra ! E qui il dolore, il pianto, la costernazione della cerbiatta prenderanno emotivamente le centinaia di spettatori presenti al rito, prima che l’intervento riparatore e “miracoloso” dell’uomo non riporterà straordinariamente in vita il cervo, animale a quel punto non più selvatico, brutale, pauroso e devastante ma inserito in una natura finalmente benigna e benevola.
A precedere il rito de “ Gl’ Cierv’ “ e conferire l’atmosfera giusta all’appuntamento mainardico dell’ultima domenica di carnevale penseranno “ Le Janare “, maschere della più schietta tradizione popolare molisana che conferiranno ritmo, cadenze e suspense alla serata. Il tutto inizierà alle 18,30, preceduto dalle esibizioni di gruppi folcloristici. Al termine, e nel solco della più schietta e genuina delle tradizioni, stand gastronomico riscaldato in piazza per gustare polenta, salsicce, pane ed un buon bicchiere di frizzante rosso del posto. Pensate di mancare ? No, proprio non conviene !