La procura di Palermo – scrive “La Stampa” – ha notificato alla deputata di Italia Viva Giuseppina Occhionero l’avviso di conclusione indagini con l’accusa di falso. La parlamentare avrebbe fatto passare il Radicale Antonello Nicosia, poi arrestato per mafia, e allora conosciuto solo telefonicamente, per suo assistente, consentendogli di entrare con lei nelle carceri senza autorizzazione e di avere incontri con i boss. Solo in un secondo momento, dopo tre ispezioni in istituti di pena siciliani, i due avrebbero formalizzato il rapporto di collaborazione. Secondo l’accusa del pool coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Guido, Nicosia avrebbe pilotato – ad insaputa della deputata – le visite in alcuni istituti penitenziari per incontrare detenuti vicini al superlatitante.