Un cittadino di Venafro, il fotoamatore Giustino Guarini, in genere pronto con la propria macchina fotografica ad immortalare il meglio della città, non ha peli sulla lingua, questa volta, nello stigmatizzare l’assoluto declino dell’appuntamento carnevalesco cittadino, in passato sinonimo di sorrisi, partecipazione, gioia e tanto divertimento popolare, “ma oggi -fa sapere Guarini- purtroppo tutt’altro sotto l’incalzare di diseducazione ed inciviltà di tanti”.

Ecco il testo della lettera trasmessaci dal fotoamatore che attesta tutta la tristezza del momento che la città vive:

Il Carnevale che cos’è : la maschera, il cambio di identità, il trucco ed il travestimento, lo scherzo, la burla, questo è il vero senso del carnevale. Assistiamo invece inermi ad uno spettacolo indegno ed indecoroso di una città civile sulla carta ma nella quale purtroppo regna sovente l’anarchia ! Una città sotto scacco dove, per il carnevale, i negozi ed i bar sono costretti a chiudere la loro normale attività commerciale per poter arginare e limitare i danni data l’intemperanza degli attori di questa “pseudo festa”.

Dove il disprezzo del bene comune supera tutti i limiti del gusto. Dove i rifiuti che rimangono a terra danno il senso di una sorta di “the day after” ed i cui costi per la rimozione ricadono sulla collettività. L’indolenza ed il silenzio di tanti venafrani non devono prendere il sopravvento sulla volontà di tutti noi altri di offrire a noi stessi e ai nostri figli un modo migliore per impiegare il tempo del divertimento, per insegnare il vero significato degli eventi ed il rispetto del bene pubblico e privato e non ultimo – aggiungo – soprattutto la libertà altrui”.

Reprimenda durissima, che deve far riflettere gli … “attori protagonisti” di un carnevale venafrano che tale non è più da anni e coloro che dovrebbero controllare e prevenire, ma purtroppo non lo fanno !
Tonino Atella

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