di Giovanni Minicozzi

Una vera e propria telenovela ha coinvolto da qualche mese il reparto pediatrico dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Più precisamente a partire dallo scorso mese di luglio per sopperire alla carenza di pediatri – gli unici due presenti nel reparto si sono dimessi – il dg Florenzano aveva affidato il servizio a specialisti rastrellati dalla società La Fenice di Sassuolo al costo di 120 euro/ora pagati dall’Asrem per un totale di circa 150 mila euro.

Terminato l’appalto con la società di Sassuolo, la quale aveva affidato il servizio per lo più a specialisti in pensione provenienti dalla Campania, Florenzano ha provveduto a stipulare un secondo appalto con l’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino al costo di 80 euro/ora. Da notare che molti dei servizi affidati in appalto dall’Asrem vengono assegnati a persone o a societa’ dell’Irpinia.

Ma il grottesco della vicenda collegata al reparto di pediatria si e’ consumato nei giorni scorsi con due comunicazioni tra loro contrastanti diffuse dagli uffici dell’azienda sanitaria.
Precisamente il 7 dicembre scorso il direttore sanitario dell’Asrem Evelina Gollo con propria circolare – che allego in calce all’articolo – ha disposto un articolato protocollo per la gestione dei bambini (contagiati e non) nel reparto di pediatria del Cardarelli, unico in ambito regionale.

La direttiva prevede, tra l’altro, un primo intervento specialistico e poi del trasferimento in ospedali extraregionali senza specificare dove. A seguire il giorno 11 dicembre il primario facente funzione del reparto dottor Vincenzo Santilli ha comunicato a tutti gli addetti ai lavori (vedi nota allegata) che dalla stessa data e fino a nuovo avviso e’ precluso il l ricovero sia per patologia neonatale sua per terapia intensiva neonatale.

Dal canto sui il dg Florenzano attraverso la stampa ha dichiarato inopinatamente che il reparto non e’ chiuso e ha promesso che appena finirà la pandemia (quando?) attiverà un reparto di pediatria al quinto piano del Cardarelli con spazi adeguati e con pediatri che assumerà prossimamente. Che dire, la superficialità e le promesse da marinaio dell’avvocato che ha distrutto la sanità molisana narrano con esattezza il non rispetto per centinaia di famiglie costrette ad emigrare fuori regione per curarsi e per curare i propri figli nonché l’ennesimo tentativo di prendere in giro i molisani.

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