Oreste Fernando Nannetti, conosciuto anche come NOF4, ispirato al numero di matricola che gli venne assegnato all’ingresso nel manicomio di Volterra, con la fibbia della sua “divisa da matto” ha trasformato il muro del padiglione in cui ha vissuto in un immenso graffito considerato oggi, a livello internazionale, un esempio unico di Art Brut. Incide segni indecifrabili, parole e disegni. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, chiuso in un totale mutismo, segnando l’intonaco scrive il libro della sua sopravvivenza.

Paolo Miorandi, in “Nannetti. La polvere delle parole” racconta questa storia singolare che parla di esclusione, follia, intreccia parole e silenzi accompagnato dalle note della chitarra di Michele Bonifati. Assieme evocano la necessità che talvolta gli umani hanno di fare piccoli segni, come se, cucendo assieme lettere e parole potessero ricucire anche i pezzi dei mondi che continuamente vanno in frantumi.

Il libro

Il libro di Paolo Miorandi è una partitura a tre voci: quella di Nannetti, quella di Trafeli e quella del narratore che si rincorrono e si confondono sulla pagina raccontando la vicenda di Nannetti e delle altre figure che si muovevano sullo sfondo della straziante banalità dell’istituzione manicomiale.

Miorandi all’inizio del millennio, visita più volte i padiglioni abbandonati del manicomio, raccogliendo questa storia dalla viva voce di Aldo.

Nel 2021 tornerà a Volterra assieme al fotografo Francesco Pernigo, andrà in cerca dei «resti», per farsi ancora una volta interprete del lavoro compiuto dal tempo sulle parole di Nannetti. Nannetti, la polvere delle parole è il frutto di questo nuovo pellegrinaggio laico.

Paolo Miorandi

NANNETTI. LA POLVERE DELLE PAROLE

Exòrma edizioni

Collana: Scritti Traversi

Pagine: 168 / Prezzo: € 16,00

ISBN: 9788831461344

Paolo Miorandi è nato e vive a Rovereto in Trentino. Lavora come psicoterapeuta e dedica alla scrittura parte del suo tempo. Oltre a contributi in ambito specialistico, ha pubblicato: In basso a sinistra. Un viaggio in Cile (2003); Ospiti (2010); Lessico di Hiroshima (2015), portato in scena con le musiche originali composte da Roberto Conz. Per Exòrma Edizioni sono usciti Verso il bianco. Diario di viaggio sulle orme di Robert Walser (2019) e L’unica notte che abbiamo (2020). Da Nannetti è stato tratto il cortometraggio Libro di sabbia, realizzato con il regista Lucio Fiorentino.

 Michele Bonifati vive e lavora a Modena. Chitarrista e compositore, si è diplomato al conservatorio di Parma, insegna chitarra elettrica e suona in collettivi e gruppi jazz con i quali ha inciso dischi e partecipato a festival in Italia e all’estero. Il suo primo lavoro come solista è ispirato alle canzoni di Bob Dylan (A different kind of Bob Dylan, 2016).

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