Centinaia di studenti, hanno manifestano davanti al palazzo del Governo questa mattina, per chiedere al Prefetto di Menna di porre fine alla limitazione delle sole due ore di accensione del riscaldamento, come sta avvenendo da diversi giorni.

Con le basse temperature, impossibile non avere il riscaldamento, almeno per le 4 ore di lezione quotidiane, come indicato dal presidente della Regione Paolo Frattura che ha stanziato una cospicua somma nella direzione delle scuole . La copertura economica quindi c’è, ma i termosifoni sono sempre freddi, ha dichiarato uno dei rappresentanti di istituto, che capeggiava la protesta odierna. Una delegazione degli studenti, è stata ricevuta dal Prefetto, che presumibilmente ha rassicurato i giovani dell’impegno già assunto dalla regione Molise con un finanziamento ad hoc. E’ ora nelle mani di Rosario De Matteis, presidente della provincia del capoluogo di regione, che ha l’onere della gestione dei plessi scolastici degli istituti superiori, dare risposte adeguate. Bisogna tenere presente, delle esigue risorse a disposizione dell’ente, dovuti ai mancati trasferimenti dello Stato per la spending review e la Legge Delirio che ha eliminato le province periferiche, destinando maggiori fondi alle province metropolitane. In questo modo lo Stato ha ridotto il bilancio provinciale, tanto da rendere, praticamente impossibile garantire i servizi essenziali, quali il riscaldamento nelle scuole e molti altri compiti rientranti nell’ordinaria amministrazione. Le ottime intenzioni degli studenti, erano finalizzate alla richiesta – conoscendo le dinamiche del problema – al diretto Rappresentante del Governo, di farsi portavoce delle difficoltà che quotidianamente devono subire, in una stagione invernale, senza un adeguato riscaldamento nelle aule.
Problema che dovrebbe essere risolto definitivamente nei prossimi giorni.
L’idea del presidente Frattura, di avviare una serie di consultazioni per verificare la fattibilità di adottare la settimana scolastica corta di 5 giorni, dal lunedì al venerdì per risparmiare, sia sul riscaldamento, ma anche nel trasporto pubblico, non è da sottovalutare, in quanto già accolto con favore, quale sistema oramai consolidato, anche in altre province italiane.
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