L’esperienza di “cammina, Molise!”, un tassello utile per la costruzione di un progetto di sviluppo possibile delle aree interne molisane, raccontata a Geo, la trasmissione di Rai 3, nella puntata che andrà in onda venerdì 23 febbraio alle ore 17,00. Ospiti in studio l’arch. Giovanni Germano, il Coordinatore della manifestazione, il Prof. Rossano Pazzagli, Direttore di ArIA, la dr.ssa Brunella Muttillo, giovane archeologa redattrice di ArcheoMolise, e Enzo D’Abate, titolare della pasticceria “D’Abate” di Isernia.

Tutto è iniziato nel 1995 quando 30 persone (i più molisani residenti a Roma) decisero di recarsi a piedi da Roma a Duronia in provincia di Campobasso, percorrendo circa 200 km in 4 giorni per festeggiare il primo anno di vita de la vianova, un mensile nato, per volontà della A.C. La Terra, con lo scopo di riuscire a mettere a confronto le forze più vive e disponibili dei borghi molisani per capire come rivitalizzare il territorio.

In 23 anni il cammina, Molise!, promuovendo la cultura e la bellezza e l’ospitalità dei paesi delle terre interne molisane, ha portato a camminare sui sentieri e sui tratturi del Molise migliaia di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. I 136 paesi della provincia di Campobasso e della provincia di Isernia sono stati attraversati tutti, e qualcuno anche più di una volta.

La manifestazione vien fatta una volta l’anno, per 4 giorni consecutivi nella prima metà del mese di agosto. Per ognuna delle 4 tappe è prevista una camminata di 10/15 km lungo percorsi che uniscono tre paesi diversi. Per esigenze organizzative il numero dei partecipanti non può superare le 300 unità. La composizione dei partecipanti è costituita da uno zoccolo duro di un centinaio di persone, che viene ogni anno, e da altre 200 persone, che di anno in anno si rinnovano, coinvolte dal passaparola.

I partecipanti sono di ogni età (il più anziano, nella scorsa manifestazione, aveva 89 anni) ed appartengono a tutti i ceti sociali. Il gruppo dei partecipanti fruisce dell’animazione folclorica (musica, ballo e canto), costituita da marciatori-musici (il gruppo folk “Lo scacciapensieri” è nato all’interno della manifestazione). Quando il gruppo dei marciatori entra in paese, c’è l’accoglienza della cittadinanza (sindaco con la fascia, spesso la banda che si unisce ai musici-marciatori, le pro loco che organizzano lunghe e nutrite tavolate di prodotti tipici, guide che organizzano la visita al paese, etc).

Durante la camminata, lungo il percorso, la “cattedra itinerante” delle Associazioni che collaborano illustra ai marciatori le peculiarità storiche, archeologiche, naturalistiche delle zone attraversate. Una esperienza unica nel panorama nazionale resa possibile dalla collaborazione con il migliore associazionismo di base molisano, la disponibilità di tanti amministratori locali, l’ospitalità delle cittadinanze dei paesi attraversati ed il coraggio della pazzia di chi partecipa.

L’esperienza di “cammina, Molise!” ha maturato negli anni proposte che l’Associazione Culturale La Terra ha rielaborato nel progetto “Molise, Terra di Cammini”, cioè favorire la costruzione di un flusso di turismo mitigato basato sul cammino. “Turismo mitigato”, come lo intendiamo noi, vuol dire turismo adattato alle attuali e reali esigenze delle nostre terre. Non ci interessano i grossi numeri e le grosse concentrazioni per dar vita ad un “cammina, Molise! tutto l’anno”. Ci interessano le dovute proporzioni per rianimare l’auspicato riequilibio economico-culturale della nostra campagna rispetto alla città.

Il turismo mitigato che auspichiamo noi si basa sulla cosa più semplice e naturale che l’individuo possa fare: camminare. Siamo convinti che il cammino, nella sua semplicità, possa portare linfa nel territorio delle aree interne.
Perché venire a camminare in Molise? ci sono altre realtà regionali (Trentino, Toscana, Umbria, Basilicata, etc), ognuna con la propria pecularietà, che offrono da tempo risposte certe al turista che vuol camminare. Per questa ragione il Molise deve proporsi con una peculiarità alternativa a quelle già esistenti. In 23 lunghi anni il “cammina, Molise!” ha dimostrato sul campo di aver trovato la “peculiarità alternativa” da poter proporre al turista camminatore.

In cosa consiste questa peculiarità? Studiando le centinaia di impressioni, scritte ed orali, dei nostri partecipanti vien fuori il coinvolgimento totale del camminatore, attivo e non passivo. Il camminatore qui non è un oggetto in mano all’agenzia turistica, ma diventa protagonista della camminata, egli interagisce con tutto quello che gli accade intorno in un susseguirsi di avvenimenti da cui viene totalmente preso. Cammina, balla, canta, suona, parla con chi gli si trova a fianco, familiarizza, ascolta ed impara, vede ed ammira, fatica ed infine viene accolto dalla gente del posto ed ha il piacere di gustare il senso genuino dell’ospitalità.

La peculiarità quindi è la semplicità, la convivialità e la genuinità delle cose e degli umori che si offrono e si trasmettono al camminatore per renderlo partecipe e nel contempo protagonista di un evento che, pur essendo una semplice camminata, costituirà un arricchimento interiore che soddisfa le esigenze conoscitive ed il piacere delle emotività.
Una sintesi efficace, che descrive questa peculiarità, è stata estratta da una lettera, tra le centinaia arrivate in tanti anni, scritta da una marciatrice spagnola, venuta per la prima volta a camminare con cammina, Molise!, era l’anno 2001: organizzatori di “cammina, Molise!”,

“…Da 12 anni visito l’Italia una o due volte l’anno: una città per volta, con incursioni nella campagna circostante. Ma torno sempre in Spagna con una certa insoddisfazione. Nipote di viticoltori borgognesi, il contatto con la terra e i contadini è per me essenziale. Eppure nei viaggi turistici, ci sono le città da vedere con i loro tesori culturali, i paesaggi; la campagna però si scorge dietro un vetro, tranne qualche breve ed occasionale sosta…Ma questi quattro giorni sono stati tra i più belli della mia vita.

Fra di voi, ho trovato gentilezza, educazione, comunicazione, cultura, allegria, amicizia, cooperazione, spiritualità, gastronomia, serietà. In questa scuola di volontà e malgrado la brevità della manifestazione, mi sono fortificata fisicamente e moralmente in contatto con le buone qualità dei partecipanti alla marcia. Toccare la vostra bella terra per ore con i piedi, con i polmoni pieni d’aria pulita, mi ha fatta sentire parte di lei. Del Molise conoscevo solo Antonio Di Pietro… adesso, non saprei dire per quale miracolo mi sento un po’ molisana.

E’ un po’ mia (scusate) questa terra gialla e verde, ondeggiante e con le creste coronate di paesini ad esse aggrappati, per me tutti uguali, ma che voi riconoscete da lontano, da un particolare che mi sfugge; quanta pace dà all’anima questa bella armonia delle sue forme! L’ho toccata e l’ho mangiata, questa terra diventata cibo sulle tavolate attrezzate artisticamente dalle meravigliose e sorridenti donne molisane. Non finirei mai di vantare i tesori accumulati nella mia memoria durante questi quattro giorni, così pieni da sembrarmi settimane…Vi ringrazio ancora per avermi dato la possibilità di conoscere la vostra terra.”

Il percorso di cammina, Molise! 2018 sarà contraddistinto dall’attraversamento delle terre a ridosso dei monti del Sannio Pentro, nell’ampia e spettacolare vallata del Trigno che segna lo spartiacque tra l’Abruzzo ed il Molise, e delle terre a S-E di Campobasso a confine con le provincie di Foggia e Benevento. Un percorso che partirà dalla parte molisana della fondovalle Trigno fino ad arrivare il secondo giorno sulle vallate che danno verso il Biferno, attraversando una zona del Molise caratterizzata dalla cultura albanese e croata; il terzo e quarto giorno si attraverseranno percorsi con vista del lago di Occhito verso la Puglia e dei monti del Matese verso il beneventano.

La marcia, partendo da San Felice del Molise ed attraversando l’agro di ben dieci Paesi, tutti in provincia di Campobasso, per terminare a Cercemaggiore, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.

Le Potenzialità all’estero che possono alimentare il Flusso.

La bellissima esperienza della Ia, IIa e IIIa Edizione di “cammina, Molise! in Argentina”, a Mar del Plata nel 2015, a Rosario nel 2016 e a Cordoba nel 2017, hanno segnato un altro importante passo avanti per la legittimazione del Progetto. Le Associazioni dei Molisani che hanno organizzato l’evento insieme all’A.C. La Terra, gli Enti e le Agenzie turistiche contattate, tutti sono convinti che in terra argentina esiste una potenziale carica turistica pronta ad esplodere per raggiungere le terre molisane.

La semplicità e la peculiarità con cui il “cammina, Molise!” si è presentato agli Argentini, ha risvegliato e rafforzato il desiderio di tornare nei propri paesi d’origine a tanti emigranti, ormai avanti negli anni, ed ha colpito l’immaginario di tanti loro discendenti, giovani e meno giovani, vogliosi di venire a conoscere le terre dei loro avi, così diverse dalle terre argentine.

Questo potenziale, così evidente in Argentina, credo sia ancora consistente anche in altre parti del mondo dove è stata forte l’emigrazione di nostri corregionali, come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, e così via. Per rafforzare questi intenti all’edizione di quest’anno, come è successo già lo scorso anno, parteciperà un nutrito numero di argentini di origine molisana e si organizzerà la Quarta edizione del “cammina, Molise! in Argentina” che si svolgerà a La Plata dal 16 al 18 marzo.

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