Nella giornata del 22 febbraio è iniziata l’elaborazione delle richieste di sospensione ai sensi e per gli effetti dei commi 537, 538 e seguenti dell’art.1 della legge 24 dicembre 2012 n.228, possibilità che stiamo esercitando essendo la quasi totalità dei ruoli “nulli ab initio”.
Infatti la stragrande maggioranza di richieste di pagamento non hanno rispettato il periodo della prescrizione dell’imposta bollo, prescrizione di durata triennale per la legge 60 del 1986.

Si stanno sottoponendo i cittadini e automobilisti molisani, ad una nostra verifica le ingiunzioni non sono 30 mila ma quasi 50 mila ormai, a sostenere ulteriori aggravi ed oneri per vedersi riconosciuto un diritto sancito dalla legge. Esempio di decadenza di credito per prescrizione avvenuta. Cadenza periodale bollo gennaio/dicembre 2010. Scadenza dell’avviso come descritto dalla legge nel 2013, scadenza ingiunzione nel 2016.

Tutte gli avvisi di accertamento sono state notificate nel 2014 e le ingiunzioni sono state lavorate nel 2017 e notificate con un percentuale vicino al 100% nel 2018 e quindi fuori tempo massimo. Non è ammissibile che il diritto e l’obbligo di notifica nel termine prescrizionale sia sfalsato di un anno solo per i bolli e solo per la Regione Molise.

Ci appelliamo al Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura affinchè con un atto amministrativo responsabile e di alto profilo blocchi sul nascere un contenzioso che ci obbligherà a trasportare in Tribunale migliaia di automobilisti.

Antonio Turdò
Associazione Comitato Protrignina Abruzzo e Molise

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