Sedicente blogger Venafrano, indagato per calunnia e atti persecutori in seguito alle false accuse mosse sulla sua pagina Facebook nei confronti di un noto avvocato. Il blogger venafrano, pluripregiudicato, purtroppo noto in città e negli ambienti giudiziari, con una lunga lista di reati e condanne, di cui la prima per falsa testimonianza con pena comminata di un anno e 4 mesi di reclusione, con diverse condanne per diffamazione aggravata ex art 595 c.p., condannato ex art. 612 bis per atti persecutori nei confronti di ispettore della polizia postale, condannato per reati quali minacce e aggressione, condannato nel marzo 2022 per diffamazione e violenza nei confronti di un imprenditore di Pozzilli anche quest’ultimo da un decennio preso di mira dal pluripregiudicato blogger, condannato per truffa in quanto dopo aver creato siti ad alcune imprese della provincia di Isernia, essendo in possesso delle password, le oscurava chiedendo poi denaro per eliminare il blocco da lui stesso attivato.

La scorsa estate il pluripregiudicato dopo aver bloccato l’auto dello stimato professionista – reo di difendere alcune vittime del pregiudicato- il sedicente blogger in preda ai fumi dell’alcool (è solito trascorrere ore ed ore nei bar) aggrediva il professionista seduto all’interno della sua auto. Mentre il professionista si allontanava, il blogger simulava un investimento accomodandosi a terra. La procura ha archiviato la querela proposta dal blogger accertando che il pluripregiudicato aveva simulato l’investimento, tanto era dimostrato da numerosi testimoni e dagli esami clinici effettuati dal pronto soccorso di Isernia. Infatti il blogger si era rivolto al pronto soccorso di Isernia ma i medici dopo aver effettuato tutti gli esami clinici del caso, a chiusura del referto avevano emesso una prognosi di GIORNI ZERO. Ciò nonostante, il pluripregiudicato blogger – noto per il suo atteggiamento aggressivo e diffamatorio anche nei confronti delle forze dell’ordine e degli stessi magistrati di Isernia e Campobasso (che più volte lo hanno condannato) – nei giorni e nei mesi successivi, accusava il professionista di averlo investito. Ora, dopo la esatta ricostruzione operata dalla procura, il blogger dovrà rispondere per l’ennesima volta di reati quali calunnia, violenza, simulazione di reato, atti persecutori ed ogni altra ipotesi di reato integrata dai fatti.

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