Come abbiamo più vote affermato, concentrare le attenzioni anche su una Larino museale, centro attivo insostituibile di tutte le attività collegate ai beni culturali, che offre le sue bellezze, i suoi spazi per diventare luogo di riferimento per tutte le attività di studio, formazione, conservazione, restauro, ricerca, promozione, non è una visione utopica, ma una reale e possibile occasione di sviluppo, benessere economico, sociale e culturale per la comunità larinese e l’intero territorio.
In questo periodo sono iniziati gli scavi archeologici di Torre Sant’Anna, la parte più considerevole dell’abitato romano. L’augurio è che gli scavi nel sito, che era centro politico amministrativo dell’antica Larino, possano portare nuova luce e ulteriori testimonianze che, com’è accaduto per il Paleolitico di Isernia, siano in grado di concentrare l’attenzione mediatica sui nostri tesori e dare, a una classe politica assonnata, l’occasione per “fare rete” e avviare delle iniziative importanti per valorizzare questa nostra peculiarità: “il nostro vasto patrimonio archeologico” che, permette di osare qualsiasi cosa.