La Prefettura di Isernia ha fornito alcune precisazioni in merito alla nota questione dell’autovelox di Macchia d’Isernia, a seguito delle sfavorevoli recentissime pronunce con le quali il Tribunale del capoluogo pentro ha rigettato gli appelli proposti dall’Ufficio Territoriale del Governo contro alcune sentenze che, in primo grado, avevano accolto i ricorsi avverso le ordinanze ingiunzione prefettizie relative alle violazioni accertate per il tramite dell’apparecchio di misurazione elettronica di velocità.

Analoga decisione è stata adottata lo scorso marzo dallo stesso Tribunale anche nel caso dell’atto di appello proposto dal Comune di Macchia. Al riguardo, la Prefettura ha precisato che la decisione dell’Autorità Giudiziaria, sia in primo che in secondo grado, si è basata sostanzialmente sul posizionamento dell’autovelox – ritenuto non corretto – rispetto all’atto autorizzativo dell’ANAS n. 20719 del 9 novembre 2012 e sulla difficoltà di comprensione, per il cittadino comune, dell’accezione di “lato destro” e “lato sinistro” basata sull’interpretazione delle norme del Codice della Strada da parte degli organi tecnici competenti.

Tuttavia – prosegue la Prefettura – la questione può ritenersi ormai superata in quanto il provvedimento ANAS del 2012, che aveva autorizzato il posizionamento sul “lato sinistro” della SS85 “Venafrana” è stato successivamente modificato ed integrato dall’atto ANAS n. 2526 del 24 febbraio 2016, in cui è espressamente specificato che l’apparecchiatura deve essere collocata al Km 36+777 della SS85, a margine della corsia in direzione Venafro, senza l’indicazione del “lato sinistro”, con ciò riconoscendone la piena legittimità.

Pertanto, si può affermare che le recenti decisioni del Tribunale di Isernia non contrastano con l’ultima nota autorizzativa dell’ANAS, poiché si riferiscono a verbali di accertamento elevati in epoca antecedente al 2016 e, quindi, a circostanze di fatto e di diritto esistenti al momento della presentazione dei ricorsi. È, dunque, ragionevole presumere che le future pronunce dell’Autorità Giudiziaria non potranno che conformarsi alla nuova circostanza nel frattempo sopravvenuta.

In ogni caso, la Prefettura di Isernia sta esaminando, più in generale, la situazione relativa all’incidentalità delle strade della provincia al fine di aggiornare il decreto prefettizio del 2010, con il quale sono stati individuati i tratti di strade “a rischio” cioè quelli in cui, nel rispetto dei parametri fissati dalla normativa vigente in materia, è possibile rilevare le infrazioni dei limiti di velocità attraverso apparecchi per la misurazione elettronica, senza necessità di contestazione immediata.

Pertanto, qualora i dati dell’ultimo quinquennio che saranno forniti dagli organi tecnici competenti dovessero confermare la pericolosità del tratto interessato, la legittimità dell’autovelox di Macchia d’Isernia, nella sua attuale collocazione, non potrà più essere messa in discussione.

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