Lo scatto gira da qualche giorno sui social e sta scatenando reazioni forti da parte di molti venafrani. Si tratterebbe, condizionale d’obbligo in attesa degli accertamenti di rito ammesso che ci saranno, di persone -non è dato sapere il sesso- intente in atti osceni sotto gli occhi di tutti su una panca all’interno del verde pubblico. La cosa grave è che, e veniamo all’indignazione di tanti, l’episodio sarebbe avvenuto in pieno giorno, nella Villa Comunale “Maria” di Venafro, a pochi metri  in linea d’aria da piccoli e fanciulli intenti a giocare al parco/giochi degli stessi giardini pubblici e sotto gli occhi dei passanti su Corso Lucenteforte, la strada urbana che sfreccia a nord di “Villa Maria”. Cosa tanto evidente e prolungata da essere immortalata dallo scatto di altro casuale frequentatore dei giardini pubblici. Ovvio che la storia ha fatto in breve il giro del  web, suscitando reazioni e commenti a josa. “Nulla da eccepire sui rapporti interpersonali che s’intendono avere -dichiara assolutamente contrariata una mamma che da lontano aveva notato quanto accadeva- ma tanto da dire se la cosa, come in realtà accaduto, avviene in pieno giorno, nei giardini pubblici della nostra città e sotto gli occhi di tutti, ossia di minori a giocare al parco/giochi di “Villa Maria”, di noi mamme, di anziani e di persone in genere che s’intrattengono nel verde comunale. Siamo rimasti assolutamente senza parole nel vedere l’accaduto!”. Cosa suggerite al riguardo? “D’individuare gli autori dell’episodio per far capire loro la gravità del loro comportamento, altamente diseducativo, incivile e che manca di rispetto per gli altri e per se stessi”. Considerazioni postume ? “Venafro è città storicamente corretta e civile, prima d’ora mai toccata da situazioni siffatte. Evidentemente “il giocattolo rischia di rompersi”, per cui è doveroso intervenire per tempo e per correggere, sanzionando se inevitabile. Le generazioni future hanno assoluta necessità di crescere nel rispetto per il prossimo e per loro stesse, affinché l’evoluzione sociale della città continui ad essere positiva e soddisfacente. Viceversa si va verso il buio, l’oscurantismo dei costumi e della civiltà, con danni e conseguenze per tutti e a 360°”. La chiusura col pensiero rivolto agli “attori principali” dello scatto : “C’è tempo, modo e luogo per vivere secondo natura, ma certamente senza la necessità di esibirsi sotto gli occhi degli altri. Riservatezza ed educazione sono sinonimi di intelligenza, altro denota prerogative ben diverse e nient’affatto positive!”.

Articolo precedenteVaccini, dal 3 giugno aperte agli over 30 e dal 5 agli over 20
Articolo successivoCOMMISSIONE REGIONALE PER LA PARITA’ E LE PARI OPPORTUNITA’