Dove promuovere e fare cultura, arte ect. al chiuso a Venafro ? Difficile, date le ridotte disponibilità
strutturali
Le uniche interessanti alternative solo all’aperto, Ministeri e Regione Molise permettendo
Un’amara ma doverosa constatazione per Venafro. La città da una parte è dinamica e volitiva nel proporre
e fare arte, cultura, spettacoli ect., dall’altra è povera di strutture pubbliche capienti ed accoglienti come
ad esempio un teatro o altro di simile per approntare ed offrire iniziative culturali ad un pubblico
numeroso. In effetti solo il ridotto salone della Palazzina Liberty (cento posti a sedere all’incirca) o qualche
ambiente parrocchiale, ma di altro capiente, attrezzato e spazioso nemmeno l’ombra ! Perciò la
constatazione amara e doverosa di cui all’inizio : Venafro, cittadina di 11mila residenti e quarto centro
molisano per densità demografica e rilevanza socio/economica, è senza un teatro degno di tal nome ! E dire
che lo stesso piccolo Comune, si legga Venafro, nella prima metà del ’900 l’aveva il suo apprezzato e bel
teatro in piazza Merola, al quartiere San Francesco, a conferma appunto del confortante tasso
storico/socio/culturale del centro e della dinamicità della sua popolazione all’epoca. Poi però un
bruttissimo giorno il Teatro venafrano a San Francesco venne chiuso, sparì del tutto e da allora non è stato
più ripristinato ! Oggi di quell’utilissimo ed assai frequentato Teatro di San Francesco resta solo l’immobile
vuoto, peraltro fatiscente e da recuperare. Ed allora ? Niente più attività ed iniziative artistiche a Venafro ?
Assolutamente no, perché le alternative ci sono. Non al chiuso, s’intende, bensì all’aperto ! E su tutte, due
in particolare: gli ampi spazi esterni e sottostanti a Castello Pandone, peraltro già magnificamente utilizzati
per spettacoli di varia natura oltre per accogliere la conclusione della partecipatissima processione delle
festività patronali cittadine nella serata avanzata del 18 giugno di ogni anno, e l’ampio ed accogliente
spiazzo del Verlasce, al cui interno l’estate scorsa si è applaudita la bellissima serata lirica proposta dalla
Regione Molise. A tali siti vanno aggiunti piazza Merola (alias San Francesco), a sua volta accogliente,
spaziosa e ideale per fare musica, spettacoli e teatro, nonché l’ampio cortile del Museo Nazionale di S.
Chiara, già utilizzato allo scopo anni addietro e rivelatosi magnifico. Ovviamente in quest’ultimo caso previa
autorizzazione ministeriale, così come per l’eventuale utilizzo del Verlasce. Circa l’adattabilità di piazza
Merola ad iniziative culturali, la confermò in passato una compagnia teatrale che si esibì sulla piazza,
sottolineando la sua naturale predisposizione date le abitazioni tutt’intorno e la montagna a nord per la
migliore acustica e per la facilità di isolare la zona con due sole transenne, allontanando i rumori e
consentendo arte e spettacoli in genere. Ecco, quindi, Venafro coi suoi “teatri naturali”, ossia i sottostanti
esterni di Castello Pandone, il Verlasce coi suoi ampi spazi all’interno, l’adattissima piazza Merola e il cortile
del Museo di S. Chiara, dove poter proporre -se Ministeri, Regione Molise & C. convengono- arte e cultura
in attesa che le istituzioni pubbliche l’attrezzino con un teatro moderno e degno di tal nome. La città cioè
non si arrende alle imperdonabili assenze istituzionali nello specifico, ma vi sopperisce con quanto
l’ambiente mette naturalmente a disposizione per fare arte e cultura all’aperto, contando ovviamente sulla
clemenza del sempre benevolo … Giove Pluvio, alias sul bel tempo metereologico. E, visto che l’inverno è
ormai alle spalle e che si prospettano stagioni favorevoli come primavera ed estate per piacevoli serate
artistiche all’aperto, tocca ai venafrani che intendono attivarsi per la loro città -cioè la gran parte-
rimboccarsi le maniche e proporre spettacoli ed iniziative varie non già purtroppo nell’inesistente teatro
cittadino bensì all’esterno del Pandone, all’interno del Verlasce, nel cortile del Museo di S. Chiara o in
piazza Merola (coprendo semmai con ampi pannelli l’indecente facciata esterna dell’ex caserma dei CC !),
ribadendo così la storica e proverbiale propensione venafrana verso l’arte in generale, dal teatro alla
musica, dalla pittura alla letteratura e ad altro ancora. Saranno anche le occasioni, lo si vuole fortemente
sperare, per sollecitare le istituzioni pubbliche ad attrezzare finalmente la città di servizi e strutture
moderne e adeguate al chiuso dove promuovere cultura dodici mesi l’anno, giust’appunto come avviene in
tant’altri e più “fortunati”centri molisani.

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