Nelle deleghe del Governo è stata stabilita l’introduzione del ‘Buono nido’ che potrà essere erogato da aziende pubbliche e private a favore dei propri dipendenti che hanno figli in età compresa tra i tre mesi e i tre anni.

Obiettivo del benefit è quello di promuovere una maggiore conciliazione vita-lavoro e anche per aumentare il numero di iscrizioni a nidi e micro nidi. Come riporta Il Sole 24, attualmente la copertura è stimata intorno al 20% e in modo per nulla uniforme sul territorio nazionale.

Il Buono sarà spendibile “nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale” e sarà completamente esentasse fino a un valore di 150 euro per ogni singolo buono. Il provvedimento, che farà nascere un sistema integrato tra nidi-sezioni primavera e scuole dell’infanzia, conferma poi la possibilità, scrive ancora il quotidiano economico, per gli enti locali di introdurre tariffe agevolate sulla base dell’Isee del nucleo familiare, fino ad arrivare nei casi di particolare disagio economico-sociale alla totale esenzione.

Solo grazie ad un’intesa da firmare in conferenza unificata, sarà definita la soglia massima di partecipazione economica dei genitori alle spese di funzionamento dei servizi educativi per l’infanzia sia pubblici che privati accreditati.

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