di Tonino Atella

Ricerche, esperti, studi, approfondimenti da parte di team universitari, testi, studiosi di spicco, dibattiti televisivi, libri, cervelloni al lavoro e via di questo passo. Ossia tutto quanto oggi giorno, grazie ai progressi scientifici e della cultura in genere, può portare ad individuare mode, abitudini e correnti di pensiero dell’uomo e della donna del terzo millennio, confrontandoli col passato. Praticamente si viene come vivisezionati, studiati ed analizzati “in profondità” da menti eccelse e settori scientifici appositi per arrivare a capire come si evolvono la vita, il pensiero e le abitudini del genere umano. Questa testata si adegua a tanto, allineandosi alle mode correnti ? Assolutamente no, preferendo percorrere altre strade, usando metodi diversi. Ed allora ecco l’innovativo ed insolito sistema d’indagine, d’acchito ritenuto semplicistico ed a prima vista poco probante, ma a ben riflettere quanto mai utile e significativo per capire come cambia il mondoe come si trasformano nel tempo le abitudini e i comportamenti delle generazioni che si susseguono. Riflettere ad esempio, ed entriamo nel cuore della questione, su quanto oggi si è soliti (malcostume purtroppo ricorrente !) abbandonare per strada, lasciandolo a terra praticamente ovunque. Contemporaneamente ripensare a ciò che di analogo avveniva decenni addietro, quando appunto ci si sbarazzava in quattro e quattr’otto di quanto si aveva tra le mani, gettandolo ovunque capitasse. Partiamo proprio dalle abitudini, meglio dai malcostumi pregressi nello specifico.Pensate che si abbandonava, si gettava veramente tanto per strada una volta, diciamo -giusto per intenderci- nei decenni successivi al secondo conflitto mondiale, ossia dagli anni ‘50/’60 in poi ? Ma quando mai ! Non avveniva o, se accadeva, era in quantità e forma decisamente ridotta, per un fatto lapalissiano, cioè logico ed ovvio al massimo : non c’erano soldi per comprare, le tasche dei minori era vuote, le famiglie come suol dirsi “spaccavano la lira” e conseguentemente si consumava, si comprava pochissimo e si buttava, si lasciava a terra altrettanto, cioè poco e niente ! “Possibile mai non gettare niente per strada, in piazza nel periodo?”, vi starete chiedendo. No, per la verità di qualcosa ci si liberava, ma erano minuzie, poca cosa. Si poteva trovare a terra, ad esempio, qualche involucro delle prime tavolette di cioccolato della Ferrero, i Tom Tom saporitissimi e gustosi, azienda dolciaria che da lì in poi spiccherà il volo imprenditorialmente parlando. Ma quanti involucri di Tom Tom si trovavano per strada ? Uno, massimo due, perché pochi minori avevano qualche lira in tasca per comprarli ! Altro ? Niente, assolutamente ! Solo pietre e polvere su piazze, vicoli e strade sterrate dei nostri paesi ! Conseguentemente cosa possiamo ricavarne ? Che i tempi del periodo erano difficili, che la moneta non circolava perché nessuno la possedeva e che la vita del tempo era assai limitata e contenuta. In parole povere come i papà e le mamme di allora potevano comprare e permettersi pochissimo, altrettanto toccava a figli e nipoti, cioè poco e niente. Giusto qualche “giuggioletta” (i dolcetti dei tempi andati) di un centesimo o le “barchetelle” di liquirizia dall’identico costo o altra minuzia di pari importo e consistenza, che si consumavano seduta stante prive com’erano d’involucri cartacei. E di pari passo erano le abitudini di fanciulli e giovani, notevolmente ridotte e tali da indurli ad accontentarsi, giocoforza, con poco. Si pensi, per dare l’idea, che si giocava a carte per strada con copertine e fogli interni di quaderni scolastici non ultimati del tutto, usando copertine e fogli come posta, ossia come “denaro” per le puntate! E sempre e solo copertine logore o fogli sdruciti si ricevevano come compenso in caso di vincita. Poca moneta in circolo per tutti quindi e strade, piazze e vicoli, aspetto finalmente positivo, restavano conseguentemente pulite perché per le mani di piccoli e grandi non si aveva di che buttare a terra, comprando quasi nulla ! La situazione oggi ? Sembrano passati anni/luce, tante le diversità e le consuetudini cambiate nell’ultimo mezzo secolo! Ed è esattamente da quanto troviamo oggi correntemente ovunque in terra che possiamo dire di come e di quanto il mondo sia cambiato e continui a trasformarsi, non sempre al meglio purtroppo. Dappertutto oggi lattine, contenitori di plastica, bottiglie di vetro di alcolici, birre vuote, resti di bivacchi notturni, pacchetti vuoti di sigarette e via di questo passo a dimostrazione che il benessere circola, anche se di pari passo con malcostumi ricorrenti. L’attualità del fenomeno sociale del tutto e comunque sempre a terra, nonostante scuola, progresso, educazione ed evoluzione ? Addirittura nell’ultimo biennio si è andati oltre, mannaggia ! Sapete infatti in cosa è oggi facile imbattersi per strada ? Nelle mascherine multiforme e multicolori che evidentemente, usate per prevenire contagi da covid e salvaguardarsi, vengono a cuor leggero scaraventate a terra, abbandonandole ovunque ci si trovi ritenendole logore e da cambiare con altra in tasca, in macchina o nella borsa femminile! Mascherine cioè a decine dappertutto per strada che stanno man mano soppiantando, quanto a cose ed oggetti scaraventati a terra, lattine, bibite vuote, pacchetti di sigarette, bottiglie di birre, carte e contenitori  di pizze napoletane e tant’altro che continuano certamente a fare la parte da leone in quanto a rifiuti di cui ci si libera volentieri a cuor leggero scaraventandoli ovunque, ma che negli ultimi tempi devono … vedersela e fare i conti, come detto, con le mascherine anticovid ! Disamina da sottoscrivere, perché significativa del cambiamento dei tempi e quindi di uomini e donne ? Fate voi, ovviamente in assoluta autonomia e libertà ! Ma intanto la mascherina anticovid non buttatela più a terra, ma una volta a casa riponetela  educatamente nel cestino domestico dei rifiuti per il suo più civile smaltimento !

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