Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 25-06-2017 - Roma Emergenza acqua, il Comune valuta la chiusura dei nasoni, le tradizionali fontane di Roma Vincenzo Livieri - LaPresse 25-06-2017- Roma News Water emergency, the Capitol Hill thinks to the Rome traditional fountains nasoni closure

Siccità, i primi segnali di difficoltà per i comuni molisani erano stati lanciati dai geologi già da mesi: questa sarà una stagione terribile per la mancanza di piogge – affermavano – e molti comuni saranno senza risorse idriche.

Senza esser profetici e guardando la realtà delle riserve idriche in tantissimi comuni, oggi la situazione si presenta di una gravità estrema.

Non piove da 15 giorni, di quella pioggia che riesce a filtrare tra le rocce e a colmare le riserve naturali. La stagione invernale non ha prodotto nevicate abbondanti affinchè  potessero incidere positivamente sulle falde acquifere.

Ed i casi gravi di carenza idrica sono per esempio nel Comune di Fornelli, dalla riduzione del flusso erogato fino a stamani, con interruzione della fornitura di acqua dalle 19:00 di sera fino alle 6:30 del mattino, si è stati costretti a cessare l’erogazione a mezzogiorno fino alle 6:30 del giorno successivo, per almeno una settimana.

Di questo passo, se non giunge un radicale cambiamento delle condizioni meteo con piogge costanti, il comune sarà costretto all’intervento dell’esercito con le autobotti per offrire ai cittadini la possibilità di sopperire alla carenza dell’erogato naturale.

Ricordiamo che già qualche anno fa, il comune della Valle del Volturno ebbe lo stesso problema in seguito a stagioni poco piovose, ma questa stagione si sta rivelando la peggiore. Stessa condizione, di tantissimi comuni del Basso Molise che vivono in penuria costante d’acqua.

Certamente ad aggravare la già precaria condizione delle risorse esigue di acqua, sono i contadini con gli orti che si irrigano con le acque dei rubinetti e non con i pozzi.

Sono queste le avvisaglie del futuro previste dagli esperti, sempre meno acqua al sud, desertificazione e tropicalizzazione dell’Italia, grazie all’effetto serra e a politiche scellerate industriali.

Le bombe d’acqua, i piccoli tornado distruttivi in Italia degli ultimi anni, la presenza nelle acque dell’adriatico e del Tirreno di pesci tropicali, mai visti in altre epoche, confermano il disastro naturale con cui i nostri figli e nipoti dovranno fare i conti.

Certamente non si tratterà di una bella eredità.

L’acqua rappresenterà l’oro per questa terra, sempre meno disponibile, sempre più contingentata.

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