Mercoledì 29 – Giovedì 30 marzo ore 21.00

TEATRO SAVOIA – CAMPOBASSO

MONI OVADIA

VALERIA CONTADINO  MARIO INCUDINE

IL CASELLANTE

di  Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale

Dal romanzo di Andrea Camilleri, Sellerio Editore – Palermo, 2008

 con SERGIO SEMINARA, GIAMPAOLO ROMANIA

Musiche dal vivo con ANTONIO VASTA, ANTONIO PUTZU

Musiche originali Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vasta

Scene Giuseppe Dipasquale

Costumi Elisa Savi

Luci Gianni Grasso

La canzone La crapa avi li corna è di Antonio Vasta

Regia GIUSEPPE DIPASQUALE

Uno spettacolo con musiche, dove si ride e ci si commuove al tempo stesso. Gli attori e i musicisti, immersi nella stessa azione teatrale narrano una vicenda metaforica che giuoca sulla parola, la musica e l’immagine.

IL CASELLANTE è, fra i libri di ANDREA CAMILLERI, uno dei più struggentemente divertenti del ciclo cosiddetto “mitologico”. Dopo Maruzza Musumeci e prima de Il sonaglio, l’opera disegna i tratti di una Sicilia arcaica e moderna, comica e tragica, ferocemente logica e paradossale a un tempo.

Dopo il successo ottenuto dalle trasposizioni per il teatro de Il birraio di Preston, La concessione del telefono, che insieme a La cattura, Troppu trafficu ppi nenti, La Signora Leuca, Cannibardo e la Sicilia costituiscono la drammaturgia degli ultimi anni, Camilleri e Dipasquale tornano nuovamente insieme per riproporre al pubblico teatrale nazionale una nuova avventura tratta dai racconti del popolare scrittore siciliano.

Affogato nel mondo mitologico di Camilleri, costellato di personaggi reali fantasiosamente trasfigurati, IL CASELLANTE parla di una metamorfosi che passa attraverso il dolore della maternità negata e della guerra, ma è anche una narrazione in musica divertita e irridente del periodo fascista nella Sicilia degli anni Quaranta.

Personale, originalissima e sperimentale, la lingua di Camilleri calca e ricalca, in una teatralissima sinfonia di parlate, una meravigliosa “sicilitudine”, tra neologismi e modi di dire mutuati dal dialetto e rielaborati in chiave colta.

Al debutto nazionale al 59mo Festival dei Due Mondi di Spoleto di giugno 2016, il pubblico del Teatro San Nicolò ha applaudito con calore tutta la compagnia e specialmente MONI OVADIA, disinvolto nel passare dal ruolo centrale di narratore a ruoli secondari come quelli della buffa mammana, del giudice e del barbiere, VALERIA CONTADINO, intensa Minica, e MARIO INCUDINE, al cui estro compositivo si devono le incalzanti musiche di scena.

Una produzione

Promo Music – Corvino Produzioni

Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano

Comune di Caltanissetta

Info:

www.fondazionecultura.it

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