SONO (QUASI) TUTTE ABBANDONATE, RICOPERTE DI VEGETAZIONE E PERICOLOSE.
Tra gli impegni prioritari per il neo presidente della Provincia d’Isernia ed autentico “plenipotenziario” del territorio pentro ne segnaliamo uno della massima urgenza per l’incolumità dei cittadini : la manutenzione, cura e sicurezza delle strade provinciali. Queste risultano per la gran parte abbandonate a se stesse, senza pulizia e manutenzione da anni, prive della benché minima mano dell’uomo da tempo immemorabile, malmesse, con la segnaletica orizzontale cancellata dagli agenti atmosferici e dal trascorrere degli anni, con quella verticale per lo più coperta da cespugli, erba e vegetazione spontanea cresciuta a dismisura negli anni, coi guard/rail nella quasi totalità celati dalla citata vegetazione non tagliata da tempo immemorabile, coi fondi stradali avallati, pieni di buche ed usurati dal tempo, ossia un corollario di deficienze e defaillance che rendono le provinciali dell’isernino insicure, pericolose ed incapaci di garantire l’incolumità di quanti le percorrono su gomma, a piedi, in bici o con altri mezzi. Tra le più malridotte di tali arterie provinciali, restando nel Venafrano, segnaliamo la “Strada 25” o “Via Vecchia”, la più ampia e percorsa delle strade della pianura dell’estremo Molise occidentale, “ Via Ponte del Re” che porta al ponte omonimo sul Volturno immettendo in Campania e la provinciale per Conca Casale, unica arteria di collegamento per il centro collinare molisano. Partiamo da quest’ultima : erba, vegetazione, cespugli, rovi ect. non vengono tagliati da tantissimo tempo, col risultato addirittura di restringere la sede stradale. Si aggiunga la pessima manutenzione di segnaletica orizzontale, verticale e barriere metalliche ai lati, nonché l’usura e gli avallamenti del manto asfaltato e si avrà un quadro tutt’altro che esaltante, soprattutto in materia di sicurezza. Spostandoci sulla “Strada 25” in pianura il discorso non cambia, anzi peggiora ! Prevenzione zero, manutenzione altrettanto, cura idem e sicurezza per quanti se ne servono sempre stesso discorso. Si aggiunga che tale arteria è trafficatissima ed anche a velocità sostenuta, per cui i pericoli risultano decisamente a josa. Chiudiamo, Presidente Brasiello, con la Via di Ponte del Re. E’ tutta buche ed avallamenti, mentre ai lati erbe e cespugli la fanno da padroni, tant’è le proteste di agricoltori ed abitanti della zona. Il suo lungo rettilineo di 2 km. Incoraggia poi le alte velocità dei mezzi su gomma, per cui percorrerla diventa veramente un problema ed un rischio reale ! Perciò, neo “plenipotenziario del territorio pentro, si riuscirà finalmente ad intervenire nello specifico garantendo sicurezza, incolumità e tranquillità alla gente comune ? “Speremus” …
Tonino Atella