C’è parentela tra Roberto Spada, l’aggressore ad Ostia di giornalista e cameramen della trasmissione Rai “Nemo” e finito in carcere per la sua azione violenta e per le gravi ferite procurate ai predetti giornalisti, e gli Spada di Venafro.

A parlarne è Massimo Spada, un componente della vasta etnia rom di Venafro, città che da sempre ospita tanti rom (o cinti) domiciliati in alloggi di edilizia popolare in varie zone del centro urbano o in abitazioni di proprietà. In effetti sono tanti i rom che vivono in Molise, in particolare a Campobasso, Isernia e Venafro, coi Sarachella e gli Spada prevalenti i primi nel capoluogo pentro e i secondi appunto a Venafro.

“Si, è mio cugino di secondo grado, -dichiara Massimo al cronista che gli chiede notizie sull’eventuale rapporto di parentela con l’aggressore di Ostia, data l’omonimia del cognome- essendo noi figli a cugini. In effetto mio nonno ed il nonno di Roberto erano fratelli”. Come spiega la violenta reazione di suo cugino Roberto, oggi in carcere ? “Premetto che Roberto era sinora incensurato -aggiunge Massimo che sino a qualche anno addietro aveva un maneggio di cavalli a Venafro, successivamente chiuso- per cui non è quel mostro che si vuole far apparire.

Certamente ha sbagliato, ma colgo l’occasione per sottolineare che il giornalista insisteva da tempo con le domande a Roberto, il quale evidentemente non le riteneva opportune. E alla fine è successo quello che è successo ! Mi dispiace per i giornalisti, ma anche per mio cugino”.

Sostanziale condanna quindi da parte degli Spada di Venafro per il gestaccio del rom di Ostia, loro parente, ma a loro parere coi dovuti “distinguo” alla luce dell’accaduto. Sempre in tema di etnia rom presente a Venafro da ricordare le origini venafrane dei Casamonica, certamente oggi la più famosa famiglia rom della Capitale.

Tonino Atella

Articolo precedenteIsernia – Controlli straordinari dei Carabinieri, rimpatriati due pregiudicati tunisini
Articolo successivoCultura, al Molise spetta la maglia nera. Siamo la regione dove si spende meno