Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha emanato una nuova ordinanza avente ad oggetto ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nello specifico, il provvedimento riguarda l’aggiornamento delle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive approvate con ordinanza del presidente della Giunta regionale n. 31 del 17 maggio 2020.

ORDINANZA

Articolo 1

1. Le linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive di cui all’allegato 1 dell’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del Molise n. 31 del 17 maggio 2020 sono sostituite dalle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive di cui all’allegato 1 della presente ordinanza.

2. Dall’entrata in vigore della presente ordinanza è fatto obbligo agli esercenti le attività dei settori economici e produttivi di attuare e adeguarsi alle linee guida di cui all’allegato 1 della presente ordinanza.

3. Fermo restando gli obblighi di cui al precedente comma 2 i titolari delle attività di cui all’art. 1, comma 1, dell’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale del Molise n. 31 del 17 maggio 2020 sono esonerati dall’obbligo di trasmissione di un nuovo documento di valutazione.

4. Lo svolgimento delle attività economiche e produttive in violazione delle disposizioni di cui al comma 2 determina l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 2, comma 1, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché l’adozione dei provvedimenti cautelari di cui all’art. 2, comma 2, de medesimo decreto-legge.

Articolo 2

1. La presente ordinanza, immediatamente esecutiva, ha efficacia fino al 31 luglio 2020.

2. La presente ordinanza è comunicata ai Prefetti di Campobasso e di Isernia, e al Ministro della Salute, ai sensi dell’art. 1, comma 16, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 33 ed è pubblicata sul sito istituzionale della Regione e sul BURM.

3. Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

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