Si sarebbe deciso, pertanto, di “trasferire” i reparti di oncologia, ginecologia, pediatria, nefrologia, cardiologia dall’ospedale pubblico alla struttura della Fondazione Giovanni Paolo II (ossia la Cattolica).
“Il rischio che teme l’associazione Adoc – sostiene il Presidente regionale Avv. Nicola Criscuoli – è che il progetto messo in campo non guardi alla necessità dei cittadini-consumatori. Siamo pertanto vicini al comitato pro Cardarelli e a tutti coloro che pensano che la contrazione delle strutture pubbliche sia inaccettabile. Sul punto comunque è assolutamente necessario e opportuno sentire le associazioni dei consumatori”.
Pertanto, l’Adoc chiede che la Regione Molise e la Commissione competente convochi anche le Associazioni dei consumatori al fine di discutere l’opportunità o meno di decisioni così importanti per tutti i cittadini.