“Una interrogazione a risposta orale per conoscere quali azioni il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti intenda intraprendere al fine di poter iniziare a programmare il raddoppio della strada statale 650 di Fondo Valle Trigno, nota come Trignina, e quali provvedimenti voglia assumere, nel breve periodo, per garantire la sicurezza della viabilità di questa strategica arteria stradale”. Lo rendono noto i senatori abruzzese e molisano di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi e Costanzo Della Porta, che hanno depositato il documento. “La Trignina – precisano i due parlamentari – è una strada che collega la costa adriatica con i comuni dell’entroterra situati al confine tra Abruzzo e Molise, realizzata negli anni ottanta e che si estende per circa 78 km su un’unica corsia per ogni senso di marcia. Un tratto pericoloso che ha registrato nel corso degli anni numerose vittime a causa, soprattutto, della scarsa sicurezza della strada. Nell’interrogazione parlamentare – riferiscono – rendiamo note le riunioni svoltesi recentemente in Prefettura a Chieti e in Comune a San Salvo, alla presenza dei rappresentanti di Anas, delle Regioni Abruzzo e Molise , della Provincia di Chieti, delle numerose municipalità interessate e dei parlamentari eletti nelle due regioni, in cui sono state evidenziate tutte le criticità dell’infrastruttura. In particolare, è emerso che del raddoppio della strada, di cui si parla da circa venti anni, non esiste neanche un progetto di fattibilità economica. Va, inoltre, considerato che se originariamente la strada Trignina era stata pensata come un’arteria interessata esclusivamente dal traffico locale, da anni ha visto invece aumentare notevolmente il transito dei mezzi, anche pesanti per il trasporto delle merci e destinati, quest’ultimi, a crescere ulteriormente grazie all’insediamento nella zona industriale di San Salvo di uno stabilimento Amazon e alla recente classificazione dei porti di Vasto e Termoli come scali nazionali. E ancora – proseguono – la Trignina si collega alla strada statale 85 offrendo un valido collegamento tra le autostrade A14 e A1. Per tali motivi è auspicabile implementare il collegamento tra i porti delle regioni Campania, Abruzzo e Molise. Un auspicio ben riposto – concludono Sigismondi e Della Porta – considerata la particolare attenzione che il governo Meloni sta mostrando sul tema delle infrastrutture, volta al potenziamento di quelle esistenti e alla realizzazione di nuove anche nell’ottica di ‘ricucire’ la costa tirrenica con quella adriatica”.

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