Ed eccoci alla tipica pasquetta venafrana, “ i cummit’ “ (il convivio), la classica “gita fuori porta” tra gli uliveti della Cattedrale
Tantissimi i ragazzi e i giovani d’ambo i sessi che vi stanno dando vita dalle prime ore della mattina e sino a sera, gustando pietanze tipiche, arrostendo su legna d’ulivo, giocando, cantando e ballando tra i secolari uliveti venafrani
Ed eccoci ad una delle tradizioni popolari venafrane più tipiche e belle : “ i cummit’ “, in dialetto locale il convivio del martedì dopo Pasqua, ossia la classica ”gita fuori porta” tra i secolari uliveti ad ovest della città. In effetti altrove il ponte festivo pasquale si conclude col Lunedì in Albis, non così per Venafro e i venafrani per i quali c’è appunto una ulteriore giornata di festa, “ i cummit’ “ del martedì, e le stesse scuole pubbliche della città ossequiosamente resteranno chiuse un altro giorno ancora prolungando la pausa pasquale di 24 h, così da permettere a fanciulli, ragazzi e giovani d’ambo i sessi di dar vita alla tradizione tipica “ ri’ cummit’ “, del convivio, appena fuori le porte occidentali dell’abitato. Un tempo tradizione e partecipazione erano di intere famiglie, oggi ne sono felicissimi ed entusiasti protagonisti soprattutto ragazzi e fanciulli ambosessi che già nei giorni precedenti hanno montato tende e portato tavolini, sedie, graticole ed attrezzature necessarie al Campaglione, tra i secolari uliveti della Cattedrale, perché l’odierna festa del martedì sia la più completa e bella possibile. Perciò a centinaia le nuove generazioni venafrane si sono ritrovate dal primo mattino tra gli uliveti ad ovest dell’abitato e vi resteranno sino a sera, divertendosi un sacco. Si cucinerà, si arrostirà su legna d’ulivo, si gusteranno pietanze tipiche, ci si disseterà all’acqua delle Campate che scorre a nord della zona o con bibite appositamente portate, si canterà, si suonerà, si ballerà, ci si intratterrà piacevolmente e ci si divertirà tantissimo nell’abbraccio ristoratore della bella ed accogliente natura olivetata della zona. Quanti saranno i protagonisti della giornata ? Diverse centinaia certamente e per un giorno le aule scolastiche,come scritto, potranno attendere, restando vuote dalle elementari alle superiori ! Ed allora buon divertimento e buon “ cummit’ “ ragazze e giovani venafrani, con poche ed essenziali raccomandazioni : esagerazioni zero e pulizia massima al termine del vostro divertente “ cummit’ “, lasciando puliti ed accoglienti gli uliveti che vi hanno accolto, esattamente così come li avete trovati ! Sarà il segnale evidente dalla vostra crescita sociale ed intellettiva ! Ma soprattutto buon divertimento, buona giornata e buon “ cummit’ “ nel solco della bella e positiva tradizione di nonne, nonni e trisavoli !