Basilica del Patrono San Nicandro di Venafro “chiusa” alla vista da altissima barriera naturale di oleandri, non potati da anni

L’intervento di potatura compete al Comune, ma potrebbero provvedervi anche l’Anas o il Comitato Feste Patronali venafrane 2023

Negli ultimi giorni si è scritto della costituzione del neo Comitato Festa SS. Martiri Nicandro, Marciano e Daria di Venafro, composto da decine di persone ambosessi, presieduto dal commerciante Gianni Boggia e che già sta adoperandosi per allestire il tradizionale trittico festivo popolare del 16, 17 e 18 giugno prossimi, unanimemente atteso. I venafrani cioè, nonostante le elezioni comunali di fine maggio e le successive regionali di fine giugno, sono già tutti protesi all’appuntamento religioso e civile di metà giugno per celebrare ed onorare ancora una volta il Patrono San Nicandro, la moglie Santa Daria ed il fratello San Marciano, martirizzati dal boia pagano dell’Antica Roma nel 303 d.C. per la loro indomabile fede nel nuovo credo cristiano. Argomento preminente quindi le festività patronali per i venafrani, tanto che la città si rimbocca ogni anno le maniche per festeggiare in maniera degna i suoi Eroi e Martiri. Tutto cioè va preparato al meglio perché la ricorrenza sia celebrata e ricordata da tutti. In tale discorso rientra ovviamente la perfetta tenuta e presentazione di Convento Francescano e Basilica di San Nicandro, dove riposano i resti del Patrono San Nicandro e del fratello San Marciano (l’urna ossea di Santa Daria é custodita nella Chiesa della SS. Annunziata). Il problema è che da anni Basilica ed attiguo sito francescano sono praticamente chiusi alla vista di quanti transitano su gomma sulla statale 85 Venafrana che sfreccia dinanzi  a tali luoghi sacri da un’altissima barriera di oleandri che “corrono” tra statale e Basilica/Convento, impedendo appunto la visuale. Sono cioè tanto alti tali oleandri che dalla statale nascondono del tutto alla vista il sito religioso carissimo a tutti i venafrani, e non solo, impendendone appunto la visualizzazione. Questo accade perché da anni gli oleandri non vengono potati ed abbassati. Ed invece sino al recente passato, con tali oleandri più bassi, i venafrani erano soliti ammirare e seguire proprio dalla statale, restando a ridosso degli oleandri, la tipica “ammessa” (l’asta popolare) per portare in spalla Busto, Reliquie e Testa dei SS. Martiri e quindi l’avvio della solenne processione del 18 giugno a sera, rito che ogni anno conclude il trittico celebrativo. Ergo, è tempo di potare finalmente tali bellissimi oleandri, contenendoli in altezza e larghezza. Ne guadagneranno le stesse piante, crescendo diversamente e in maniera migliore. A chi tocca potare ? Pensiamo sia compito preminente del Comune di Venafro, proprietario dell’intero sito religioso. Così come potrebbe adoperarsi l’Anas, risultando gli altissimi e folti oleandri ostativi della piena visualizzazione della trafficatissima statale, con conseguenti potenziali pericoli per quanti transitano su gomma e gli stessi pedoni. E se nessuno interviene e niente si muove ? A quel punto dovrebbe entrare giocoforza in azione il predetto Comitato Feste Patronali 2023 di Venafro, facendo potare e ridimensionare la barriera di oleandri in questione affinché venafrani e passanti possano tornare ad ammirare Basilica e Convento per un momento di riflessione ed un segno di croce. Barriera di oleandri dinanzi alla Basilica del Patrono di Venafro quindi da potare in altezza e larghezza per il piacere della vista e dei sentimenti di fede popolare, ovviamente prima del trittico festivo del 16, 17 e 18 giugno prossimi quando da Venafro e Comuni limitrofi si festeggeranno e si celebreranno i Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria.

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