Fra sabato 24 marzo 2012 e domenica 25 marzo 2012 milioni di persone “per stare al passo con i tempi” (è proprio il caso di dirlo) dovranno portare le lancette del proprio orologio un’ora avanti.

 Si tratta di un evento semplice da raccontare ma destinato a cambiare le loro abitudini per diversi mesi.
Alle tre di notte fra sabato 24/03/2012 e domenica 25/03/2012 infatti torna l’ora legale. Ciascuno di noi dovrà portare l’orologio un’ora avanti cosicchè dormirà un’ora in meno, perdendo quella che aveva guadagnato in occasione dell’arrivo dell’ora
solare (30 ottobre 2011) che conclude il suo periodo e dovrà attendere il prossimo autunno 2012 prima di riprendere. Sugli effetti che il cambiamento potrebbe produrre sulla salute ci si è sempre interrogati, ma è difficile dare una risposta oggettiva. Vero è che l’ora solare è stata per secoli la regola non esistendo quella legale essendo stata adottata quest’ultima in Italia nel 1916 per restare in uso fino al 1920 per poi a più riprese fra il 1940 e 1948 essere abolita e ripristinata. Dal 1965, in Italia adottata con legge l’ora legale durante l’anno quest’ultima si alterna con l’ora solare anche se il periodo di vigore ha subito nel corso degli anni dei cambiamenti.
Attualmente l’ora solare inizia l’ultima domenica di ottobre e resta in vigore fino all’ultima domenica di marzo. Quindi quest’anno il passaggio dall’ora solare all’ora legale avverrà domenica 25 marzo 2012, 02:00 am —> 03:00 am mentre il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà domenica 28 ottobre 2012, 3:00 —> 2:00. Non tutti i paesi del mondo però adottano l’ora legale (quindi mantengono sempre l’ora solare) anche se si tratta di un numero esiguo. Fra chi non l’adotta c’è il Giappone, al quale le truppe di occupazione americane dopo la seconda guerra mondiale tentarono di far introdurre l’ora legale appunto, ma essa fu abolita abbastanza presto avendo la decisione incontrato la forte contrarietà dei contadini giapponesi.
Anche il Ministero dell’Educazione (si chiama così il Ministero dell’Istruzione nipponico) è contrario all’ora legale in quanto è dell’avviso che un’ora di sole in più pregiudichi l’impegno degli studenti. Abbiamo citato il caso del Giappone perché qualche anno fa “l’associazione nazionale scientifica del sonno” del paese nipponico ha condotto una ricerca che dimostrerebbe i rischi di insonnia determinati dall’introduzione dell’ora legale, considerata ques’ultima come “un attentato alla salute psicofisica della popolazione”.

Articolo precedenteL’auditorium del popolo: atto secondo
Articolo successivoFrattura: Accelerare i tempi per arrivare alla sentenza del Tar Molise prevista per il 17 maggio