di Tonino Atella

Tanti molisani “sbottano” di brutto senza mandarle a dire.

La goccia che fa traboccare il vaso ? O fors’anche l’insoddisfazione ormai diffusa per un piatto ”che piange” (gergo da tavolo verde) da troppo tempo, senza intravedere gesti di responsabilità di chi sta al potere ed  iniziative tali da soddisfare finalmente il “povero cristo” del cittadino, sbattuto tra disoccupazione, lavoro perso, nuovi impieghi che non si trovano, attività che chiudono, fabbriche che tolgono le tende, conti e bollette impossibili da soddisfare e malesseri similari di quest’epoca tormentata. La goccia, che d’acchito ha fatto commentare un sacco di gente che non le hanno certo mandare a dire “sbottando” tantissimo, riguarda stanziamenti per 100mila euro del consiglio regionale del Molise per restauri di sette chiese (sei del Campobassano ed una di Isernia), da S. Polo Matese a Gambatesa, da due luoghi di culto di Boiano a Castelpetroso, da Montemitro ad Isernia. Una premessa essenziale : assodata la vasta prevalenza dei molisani per fede e religione cristiana, quale preciso riscontro di storia, convinzione e cultura, a molti corregionali non è andato giù non tanto il gettito di denaro pubblico pro chiese cattoliche molisane (con quasi totale prevalenza per il Campobassano, aspetto questo nient’affatto gradito alla gente della seconda provincia), quanto il fatto che di contro non si sia letto ed appreso di attenzioni politiche regionali altrettanto particolari, precise e tempestive per il mondo del lavoro molisano in genere, per le vaste problematiche giovanili e per tutto quanto attiene la vita economica, culturale e sociale dei molisani ambosessi, di ogni estrazione e di età diverse alle prese con problemi di non poco conto.

Ecco alcuni commenti a caldo su fb, dove si scrive e si legge di tutto. “La regione che non esiste -si legge a firma di GDG- sperpera le ultime risorse … prima dell’estinzione !”. Ed ancora : “Ma gli edifici scolastici cadenti e fatiscenti no, nessun recupero o restauro?”, a firma di C.V. che aggiunge : “Mi chiedo : i politici dell’isernino le hanno le p …? Per tanti esponenti regionali il Molise esiste solo da Isernia verso est ! L’ovest molisano nemmeno a parlarne !”. La chiusura in stretto dialetto da parte di un venafrano che ama esprimersi “alla paesana”col tipico,“E p’l’ chies’ r’ Vnafr ? Nient ?”, prima di chiudere amaramente in italiano con “E poi vengono con lo slogan <Il Molise esiste> ! Una farsa, purtroppo amarissima !”. Così come non sono mancate dure prese di posizioni sempre sul web di canali d’informazione che, seppure con la sola pubblicazione dell’atto deliberativo regionale, hanno di fatto dato spazio e fiato alla protesta popolare, intrisa di rabbia, malumore e dissenso per tutto quanto non va. E non è affatto poco …

Articolo precedenteTRICOLORI ASSOLUTI DI  NUOTO DI RICCIONE, NICOLANGELO DI FABIO TRA I BIG : QUINTO NEI 200 MISTI
Articolo successivoTRATTATIVA STATO- MAFIA, INTERVISTA AL GENERALE MARIO MORI